Caso scommesse, Angelo Basta (pres. Agire) ad Agimeg: “Da 20 anni denunciamo il gioco illegale, si colga l’occasione per trovare finalmente un rimedio”

Il caso delle scommesse nel calcio ha sollevato un polverone mediatico che interessa tutto il settore del gioco, anche quello legale, che da anni denuncia la presenza di siti e centri di scommesse illegali. Un tema che sta a cuore ad Angelo Basta, presidente dell’associazione Agire.

“Sembra che ora tutto il mondo dei giochi si stia accorgendo del fenomeno delle scommesse illegali grazie a Fabrizio Corona. Ma è 20 anni che facciamo battaglie contro l’illegalità, sia sulla rete fisica che online. Per noi operatori, è una battaglia che facciamo da decenni ma tutti si stanno svegliando solo adesso”, le sue parole ad Agimeg.

“Tutto ciò che andiamo dicendo da anni non ha mai avuto questo clamore mediatico, e adesso all’improvviso tutti ne parlano perché qualche calciatore ha giocato. Rimaniamo sbalorditi da tanto clamore quando noi denunciamo questa situazione da anni”, ha proseguito.

Angelo Basta sottolinea: “Va bene l’intervento di ADM che ha oscurato 10.000 siti, però purtroppo la rete internet è talmente vasta che purtroppo è possibile accedere ad altri 20.000 ancora utilizzabili e su cui ci si può collegare”.

“Ci aspettiamo che alla luce di questa situazione ci siano provvedimenti normativi volti a tutelare maggiormente la rete legale come baluardo contro l’illegalità. Questi calciatori non hanno scommesso niente sulla rete legale proprio perché ci sarebbero stati dei controlli preventivi che avrebbero impedito le puntate e l’apertura del conto gioco. Da questa vicenda emerge che il gioco legale è ancora più importante e va tutelato, protetto da un punto di vista normativo”, l’augurio del presidente di Agire.

“Spero che questa vicenda sia un punto di partenza per porre fine al gioco illegale anche nei punti fisici. Il gestore della rete legale subisce dei controlli ferrei, mentre chi opera nell’illegalità non deve rispettare nessun requisito da un punto di vista fiscale, giuridico, dell’antiriciclaggio e delle distanze dai luoghi sensibili”.

“Gli operatori legali hanno tutta una serie di obblighi in tema di antiriciclaggio, con le segnalazioni obbligatorie all’UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria nel sistema di prevenzione del riciclaggio – conclude Angelo Basta – Quindi sfruttiamo questa occasione per trovare un rimedio a questo fenomeno del gioco illegale: ci voleva Corona per parlarne e va bene, ma ora troviamo una soluzione visto che noi è 20 anni che ne parliamo”. lb/AGIMEG