Scommetteva online, guadagnando oltre 100.000 euro, e incassava il reddito di cittadinanza. Per un anno, poi è stato scoperto dalla Guardia di Finanza.
Il tribunale di Ancona ha condannato ad un anno, pena sospesa, il presunto responsabile, che avrebbe tenuto anche corsi online per i giocatori.
L’imputato però ha respinto le accuse: “Mai disposto di quelle cifre, le vincite erano solo di passaggio sul mio conto. Io giocavo per altri”. L’uomo, 51 anni, romano ma residente ad Ancona, è finito a processo per indebita percezione del sussidio economico di Stato e il procedimento è arrivato a sentenza.
Stando alle accuse, tra il 2019 e il 2020, quando già beneficiava del reddito di cittadinanza, avrebbe accumulato vincite sostanziose, scommettendo online soprattutto su partite di calcio. Stando alla versione dell’imputato però i soldi non erano per lui, ma per i giocatori che aiutava nelle scommesse, tenendo lezioni su un canale YouTube.
“Vincite è un termine improprio, io facevo solo dei corsi antiludopatia spiegando alle persone come muoversi per non incappare nella mentalità dello scommettitore e non essere sempre un perdente. Sono un matematico, non incassavo nulla, le vincite le giravo poi a chi scommetteva, non ho mai tenuto per me quei soldi”, ha sottolineato in Aula.
Ha parlato, inoltre, di un manuale da lui realizzato, dove spiegava i calcoli, secondo un metodo molto usato all’estero e da lui conosciuto perché in passato aveva lavorato per un centro scommesse. L’uomo potrà fare appello. cdn/AGIMEG