Una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che fissi regole più severe contro il gioco e dia più poteri di intervento agli amministratori locali: a presentarla, presso la fiera “Fa’ la cosa giusta”, sono state l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Legautonomie. Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e presidente di Legautonomie, ha spiegato che si tratta di “una battaglia culturale” contro “una cultura in cui si esalta il guadagno veloce e affidato alla sorte”. Attilo Fontana, presidente di Anci Lombardia, ha sottolineato che l’iniziativa dei sindaci è “una sfida che lanciamo al nuovo Parlamento che si sta insediando oggi. Finora ogni governo e’ rimasto ostaggio del gioco d’azzardo perche’ porta nelle casse statali ingenti introiti, ma poi le conseguenze sociali hanno costi elevatissimi, che si ripercuotono sulle casse comunali”. La proposta di legge popolare contiene cinque punti: l’aumento della tassazione sui giochi, controlli più severi sui flussi di denaro, misure per tutelare le fasce deboli, il divieto di pubblicità e maggiori poteri ai sindaci. rg/AGIMEG