Ancarani (Vice-Comm. FI Emilia Romagna) ad Agimeg: “Battaglia contro ludopatia sacrosanta, ma serve realismo. Chiudendo imprese di gioco legali danni a gettito erariale e non si tutelano i cittadini”

“La battaglia contro la ludopatia è sacrosanta, ma va fatta ‘cum grano salis’, cercando di essere realisti: se si chiudono sale giochi legali e poi si consente che chiunque possa giocare online su siti esteri lo Stato perde gettito e i cittadini non sono più tutelati”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Alberto Ancarani, Vicecommissario Forza Italia in Emilia Romagna e Consigliere comunale FI di Ravenna, commentando la legge regionale sul gioco che “mette a rischio centinaia di imprese e migliaia di posti di lavoro, nella totale indifferenza dell’amministrazione e senza nessun incentivo né indennizzo per le chiusure”. “Alcuni provvedimenti restrittivi possono anche essere comprensibili – ha proseguito Ancarani – ma introducendo la retroattività della legge, andando quindi a colpire chi già da anni lavora con le sale sul territorio, non solo non si fa alcun passo avanti nella lotta alla ludopatia, ma anzi si portano alla chiusura le piccole e medie imprese. Il problema non si risolve così, visto che il ludopatico si sposta su altri canali di gioco, spesso gestiti dalla criminalità. L’illegale c’è e continua a esserci e senza il baluardo del gioco legale il fenomeno è destinato a crescere. E ad esserne danneggiati sono lo Stato e i cittadini. L’esempio del Piemonte lo dimostra, e anche in quella regione a volere la legge sul gioco fu un presidente in forza al PD, Chiamparino, come Bonaccini da noi in Emilia Romagna. E in tutto questo lo Stato non fa nulla, tranne avvertire che il gioco può nuocere alla salute”, conclude Ancarani. cr/AGIMEG