Alla Camera, pdl Minardo su classificazione dei videogiochi e disposizioni per la loro diffusione e vendita

E’ stata pubblicata alla Camera la proposta di legge d’iniziativa del deputato Minardo riguardante “Introduzione dell’obbligo di classificazione dei videogiochi e disposizioni concernenti la loro diffusione e vendita, per la tutela dell’integrità psico-fisica e morale dei minori”. “La prevenzione della vendita ai minori di videogiochi non adatti è necessaria per tutelare i ragazzi dai pericoli collegati a tematiche inappropriate e all’uso smodato che di essi si può fare. Scopo della presente proposta di legge è l’introduzione nel nostro ordinamento di una regolamentazione della diffusione e della vendita dei videogiochi, destinati a un pubblico adulto, al fine di tutelare i minori nell’utilizzazione degli stessi. Attualmente, infatti, non esiste alcuna normativa che disciplina la materia, nonostante l’importanza e l’incidenza dei videogiochi nello sviluppo psichico dei minori siano ormai un dato acquisito”, sottolinea la proposta di legge. “È pertanto necessario un intervento normativo in grado di porre adeguati limiti alla diffusione di questo fenomeno, che rischia di diventare, se non adeguatamente arginato, una nuova allarmante forma di ludopatia. In ambito europeo, il Pan European Game Information (PEGI) è un sistema di classificazione nato su impulso della Commissione europea che è stato adottato da molti Governi degli Stati membri. Purtroppo, la classificazione PEGI, per quanto possa essere utile ai fini della descrizione sintetica di un prodotto, non è idonea a limitare la vendita dei videogiochi pericolosi per la salute psichica dei minori; inoltre, i rivenditori non sono tenuti a verificare se il prodotto che si intende acquistare è idoneo o no per il singolo acquirente. Per tali ragioni, si ritiene opportuno, da un lato, recepire la classificazione PEGI e, dall’altro, potenziare il sistema di protezione dei minori, apportando quei correttivi che solo una normativa adeguata può introdurre”, aggiunge. Secondo quanto proposto dalla seguente proposta di legge i produttori, gli importatori e i distributori devono provvedere ed indicare la classificazione dei videogiochi, basata sui seguenti fattori: età minima dei videogiocatori; aspetti contenutistici del videogioco e loro potenziale pericolosità per l’integrità psico-fisica e morale dei minori; possibilità di utilizzare il videogioco tramite la rete internet. L’organo che provvederà ai controlli è l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. “I videogiochi privi della classificazione di cui alla presente legge non possono essere distribuiti, pubblicizzati, venduti né commercializzati ad alcun titolo. (…) I videogiochi vietati ai minori di anni diciotto devono essere esposti separatamente dagli altri videogiochi in spazi non accessibili ai minori stessi. I messaggi pubblicitari dei videogiochi proibiti ai minori di anni diciotto devono far esplicito riferimento alla loro esclusiva fruibilità da parte di un pubblico adulto”. Per coloro che non rispetteranno tali regole sono previste multe da 1.000 a 100.000 euro. cdn/AGIMEG