“L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rappresenta il cuore dello Stato centrale per la sua rilevanza in termini macroeconomici. E’ una grande Amministrazione fiscale con quasi tredicimila dipendenti al servizio esclusivo dello Stato e degli interessi finanziari dell’Unione europea. Nel corso di questo ultimo anno, abbiamo riformato dapprima, le Strutture centrali dell’Agenzia e, poi, quelle territoriali, i cui Uffici costituiscono il vero avamposto in cui vengono tutelati gli interessi economici, fondendo le due anime dell’Amministrazione, quella doganale e quella dei monopoli, finora rimaste distinte”.
E’ quanto ha detto il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Roberto Alesse in un’intervista alla rivista Intervento nella Società.
Con il riordino del settore del gioco sono stati stabiliti “i principi generali che dovranno essere attuati in sede di approvazione dei decreti legislativi delegati. E’ una legge di portata molto ampia che consentirà, anche al settore dei giochi pubblici, di riformarsi in modo strutturale e di stare al passo con i tumultuosi sviluppi tecnologici”, ha sottolineato Alesse. Si parte dall’online. “Sono previste regole che, fermo restando il modello organizzativo dei giochi pubblici fondato sul regime concessorio e autorizzatorio, disciplinano il sistema di raccolta e dettano principi importanti a tutela e protezione del giocatore”, ha specificato. Le norme che dettano le regole della nuova gara per le concessioni online pongono fine “al regime delle proroghe” e “individuano requisiti soggettivi e oggettivi dei futuri concessionari. La nuova convezione regolerà il rapporto fra Stato e concessionari per i prossimi nove anni”.
“Il processo per la riforma del gioco fisico è una delle priorità dell’Agenzia”, ha sottolineato. “Il processo di riforma è stato già avviato dalla Commissione per l’attuazione della delega fiscale in materia di giochi, nominata dal Viceministro Maurizio Leo, che ha presentato una compiuta analisi sui temi della riforma delineati dalla legge di delega fiscale”. Per la riforma del gioco fisico – ha specificato – fondamentale sarà “la concertazione tra Stato, Regioni ed Enti Locali” riguardo alla pianificazione della dislocazione territoriale dei punti di gioco. Solamente uniformando le normativa di settore, si potrà “procedere all’indizione delle gare pubbliche per l’assegnazione di tutte le concessioni”, ha aggiunto.
Riguardo al ridimensionamento subito negli ultimi otto anni dal settore degli apparecchi, dovuto anche all’evoluzione dell’online e all’innalzamento delle aliquote sul Preu, “l’attuazione della delega porterà effetti benefici perchè sono previste rilevanti innovazioni tecniche sugli apparecchi e più certezze sulla distribuzione territoriale dell’offerta”, ha detto. “Il nuovo contesto promuoverà maggiori investimenti da parte degli operatori con un generale innalzamento dei livelli qualitativi e quantitativi dell’offerta di gioco tramite apparecchi”.
Riguardo al regolamento per il gioco del Bingo, Alesse ha specificato che “si sta valutando se modificarlo ulteriormente, ragion per cui sono già avvenute le prime interlocuzioni con i concessionari del settore e con le associazioni di categoria”. “Modifiche al regolamento del gioco del Bingo potrebbero riguardare ad esempio il passaggio dal palinsesto mensile a quello settimanale”, oppure “si potrebbe pensare ad una maggiore flessibilità da dare ai concessionari nella gestione dei premi”. Modifiche queste che potrebbero vedere luce già “prima dell’aggiudicazione delle nuove concessioni”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG