Il TAR del Lazio si è espresso sul ricorso presentato da alcuni operatori contro la Determinazione di ADM relativa all’istituzione dell’albo PVR, accogliendolo. La sentenza è chiara: il provvedimento dell’Agenzia, che avrebbe modificato l’equilibrio economico delle concessioni del gioco a distanza, non è applicabile ai concessionari e alla rete di punti vendita ricariche (PVR), si legge in una nota di STS, Sindacato Totoricevitori Sportivi.
Di conseguenza, tutte le disposizioni previste dal provvedimento ADM – inclusi l’obbligo di iscrizione all’albo PVR e il limite di ricarica settimanale di 100 euro – decadono, poiché, secondo il Tribunale, sarebbero dovute entrare in vigore solo con i nuovi bandi per l’assegnazione delle future concessioni online.
Un aspetto chiave ora riguarda chi, in seguito alla pubblicazione della Determinazione ADM, aveva già provveduto all’iscrizione, versando la quota di 100 euro. Secondo quanto risulta ad STS, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presenterà ricorso al Consiglio di Stato, congelando di fatto la situazione fino alla pronuncia definitiva. Tuttavia, se ADM dovesse vincere l’appello, l’iscrizione all’albo resterebbe valida per il 2024. In caso contrario, l’iscrizione sarà sospesa e riprenderà solo dopo l’assegnazione delle nuove concessioni.
STS ha accolto con favore questa decisione, sottolineando l’importanza del pronunciamento del TAR per la tutela degli operatori della rete di raccolta. “Si tratta di un passaggio necessario e fondamentale per la nostra rete, giacché rappresenta uno strumento di ristoro per i ricevitori che da tutta questa storia rischiavano di subire, di fatto, un inaccettabile danno economico. Per non andare contro le regole siamo stati i primi e gli unici a mettere mano al portafogli ma non possiamo essere danneggiati per questo!”, si legge nella nota del sindacato. sb/AGIMEG