Albo PVR, limite 100 euro di ricarica settimanale in contanti: ecco come comportarsi e cosa succederà

L’istituzione dell’Albo dei PVR, i Punti Vendita Ricariche, è uno dei temi “caldi” di questa seconda metà del 2024. Dal 3 novembre è partita la corsa all’iscrizione, con gli operatori che hanno segnalato diversi problemi e complessità per completare la procedura. In particolare era stato evidenziato come fosse troppo poco il tempo a disposizione, il termine per l’iscrizione era previsto per il 18 novembre, vista la tempistica per l’espletamento della procedura e per ricevere l’ok definitivo.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è quindi intervenuta modificando alcune delle indicazioni iniziali. E ‘stata attiva l’autodichiarazione del versamento dell’F24 ed è stato prorogato il termine per l’iscrizione al 26 novembre.

Ci sono però ancora dei punti da chiarire. Diversi operatori hanno segnalato ad Agimeg che non è chiaro come comportarsi con il limite di 100 euro di ricarica dei conti di gioco in contanti.

Cosa dice il Decreto Legislativo

Ricordiamo che il DECRETO LEGISLATIVO 25 marzo 2024, n. 41 all’art.13 comma 5 recita che: “”Gli esercenti l’attività di punto vendita ricariche effettuano operazioni di ricarica del conto di gioco on line esclusivamente su richiesta del relativo titolare, procedendo a tal fine alla sua identificazione e alla verifica dell’identità di chi chiede la ricarica presso il punto vendita. Tenuto conto di quanto previsto dall’articolo 53, comma 2, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, la ricarica del conto di gioco on line presso il punto vendita ricariche avviene mediante gli strumenti di pagamento, idonei aPVR Punti Vendita Ricariche garantire la tracciabilità dei flussi finanziari, già in precedenza indicati dal titolare del conto di gioco al concessionario e da quest’ultimo già validati per l’effettuazione delle operazioni sul conto di gioco. Fermo quanto previsto al primo periodo, le operazioni di ricarica effettuate presso i punti vendita ricariche sono consentite, nel limite complessivo settimanale di 100 euro, anche in contanti e mediante strumenti di pagamento diversi da quelli indicati al secondo periodo. Il rispetto del limite di cui al terzo periodo è garantito dal concessionario mediante apposite misure sul sistema informatico utilizzato dai punti vendita ricariche per l’effettuazione delle ricariche e, per gli adempimenti di cui al presente comma a carico degli esercenti l’attività di punto vendita ricariche, trova applicazione l’articolo 64 del decreto legislativo n. 231 del 2007. Restano fermi, per il concessionario, gli obblighi di cui al predetto decreto legislativo n. 231 del 2007. In relazione all’adempimento di cui al quarto periodo a carico del concessionario si applicano le disposizioni di cui all’articolo 9 del decreto legislativo n. 231 del 2007, e, in caso di violazione, le sanzioni di cui all’articolo 64, commi 1 e 4, dello stesso decreto legislativo“.

Nella Determinazione Direttoriale dello scorso 25 ottobre, che ha dato il via all’Albo per i PVR, all’articolo 2 comma 2 si specifica che: “Le attività di ricarica dei conti di gioco sono effettuate con le modalità e nei limiti di cui all’articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41“. In pratica si richiama quanto descritto del Decreto Legislativo di cui sopra.

Ma allora questo limite va considerato o no?

Secondo quanto appreso da Agimeg da fonti istituzionali, la norma che prevede un massimo di 100 euro a settimana di ricarica settimanale del conto gioco in contanti, è attiva da aprile scorso e come tale andrebbe rispettata. Ma qui subentrano delle problematiche di diverso tipo.

Non tutti i concessionari dispongono infatti degli strumenti idonei ad una precisa verifica di questo tipo sui Punti Vendita Ricariche, strumenti tra l’altro non previsti nelle vecchie concessioni online con cui si sta ancora operando.

A questo punto cosa succederebbe, ad esempio, se la Guardia di Finanza facesse un controllo in un PVR e verificasse il superamento del limite dei 100 euro settimanali in contanti? Tutto sarebbe probabilmente rimesso nella mani del Tribunale che dovrebbe decidere se la norma andava comunque rispettata oppure se i concessionari non fossero in grado di adempiere a questa direttiva per i motivi sopra esposti.

Comunque la speranza, confermata anche da rumors raccolti da Agimeg, è che in questo momento già così complicato, non ci sia una giro di vite, rispetto ai normali controlli, sull’attività dei Punti Vendita Ricariche proprio sulla questione dei 100 euro. Ovviamente quando diverranno operative le concessioni online derivanti dalla nuova gara (si aspetta da un momento all’altro il parere del Consiglio di Stato), il limite di ricarica in contanti non potrà più essere ignorato. lp/AGIMEG