La sospensione dell’Albo dei Punti Vendita Ricarica (PVR) da parte del Tar del Lazio ha rappresentato un’importante vittoria temporanea per gli operatori del settore. Tuttavia, la partita legale è tutt’altro che chiusa. La questione è ora destinata a una nuova fase con il ricorso al Consiglio di Stato che svolgerà nelle prossime ore la Camera di Consiglio sulla controversia.
Tra le ipotesi più probabili – secondo rumors raccolti da Agimeg da fonti legali – c’è un possibile rinvio della questione alla Corte Costituzionale o alla Corte di Giustizia Europea, opzione che garantirebbe un’analisi più approfondita della normativa. In alternativa, un rinvio perché anche ADM ha chiesto di discutere la sospensiva attraverso l’appello incidentale presentato dopo i ricorsi degli operatori. Infine, la terza possibilità è che il Consiglio di Stato possa decidere di procedere rapidamente con la discussione nel merito, stabilendo in tempi brevi il destino dell’Albo PVR.
La sospensione imposta dal Tar ha momentaneamente bloccato l’attuazione della Determina dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che attraverso l’Albo imponeva nuovi limiti e requisiti, oltre che il pagamento di una quota annuale di 100 euro ai Punti Vendita Ricariche iscritti. Tuttavia, il Tar del Lazio non è andato nel merito delle questioni, limitandosi solo a sospendere il provvedimento lasciando però aperte tutte le problematiche contenute all’interno della Determina di ADM in oggetto dei ricorsi.
In questo stato delle cose, il settore vive un equilibrio precario, quindi è necessario che arrivi un intervento risolutivo a livello giudiziario affinché si abbiano regole e normative chiare per questo particolare comparto. ac/AGIMEG