Si sta tenendo oggi la prima giornata degli Stati Generali di ADM. La sessione pomeridiana è dedicata al settore del gioco pubblico, con il panel dal titolo “La riforma dei giochi pubblici tra esigenze di bilancio, tutela della salute e salvaguardia del comparto economico”.
Dopo l’apertura del Direttore di ADM, Roberto Alesse, ha preso la parola Lucia Albano, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Saluto le autorità presenti, i rappresentanti delle associazioni di categoria, il personale dell’Agenzia e ringrazio il suo direttore per l’apprezzatissimo invito. E’ con grande piacere che partecipo e intervengo a questa prima edizione degli Stati generali di ADM, evento ideato e promosso con grande entusiasmo per ascoltare le proposte dei rappresentanti del mondo accademico, delle istituzioni e dell’imprenditoria”.
“Ritengo che il confronto con tutti i portatori di interessi sia fondamentale per la definizione delle scelte pubbliche, specie dove siano in grado di incidere sulle fondamenta dell’ordinamento, come quando si parla di riforma fiscale. Sono convinta che, tra i settori impositivi della legge 111/23, il gioco pubblico presenti caratteri di indubbia complessità. In primo luogo, perché la normativa quadro investe entrambi gli aspetti del gioco pubblico, il fisico e l’online, profondamente diversi tra loro ma fortemente interconnessi in termini di ricadute socio-sanitarie”.
“Poi, nel comparto del gioco pubblico è necessario eseguire un delicato contemperamento tra quelle che sono opposte esigenze: da un lato la salute degli utenti, dall’altro la salvaguardia della libertà economica privata. Il tutto per un comparto di importanza considerevole in termini occupazionali, in crescita a livello di raccolta, e quindi di grande gettito per l’Erario, nonchè espressione di tradizioni sociali importanti”.
“A mio avviso, tutte queste istanze possono essere tutelate solo rafforzando il gioco legale. Sono infatti numerosi i circuiti sui quali oggi operano quasi quattro milioni e mezzo di giocatori che sono in mano alla criminalità organizzata, che sfrutta le ludopatie, il gioco minorile e il lavoro irregolare. A tale rafforzamento, che richiede attenta opera di presidio già nella scelta dei concessionari in quanto primi fautori della legalità, deve aggiungersi un impegno sia delle istituzioni sia degli operatori per sensibilizzare l’utenza a una sana e responsabile fruizione del gioco”.
“Tali obbiettivi hanno trovato una prima attuazione con la pubblicazione del decreto legislativo 41 del 25 marzo 2024, che contiene disposizione in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza. Tale decreto ha dato risposta a numerose esigenze non più rinviabili, a partire da una sistematica tassonomia di principi nazionali governanti la materia in esame. Si tratta di principi come tutela di ordine pubblico e salute, passando per la promozione di un’offerta di gioco economicamente e fiscalmente competitiva, da garantirsi anche grazie a un sistema regolamentare omogeneo a livello nazionale”.
“Il predetto quadro si innesta all’interno di un corpus di principi, tra i quali credo vada valorizzato quello della tutela dell’affidamento e della buona fede, sia nei rapporti tra giocatore e concessionario, sia tra concessionario e pubblica amministrazione. Da tempo sono scadute le concessioni per la raccolta del gioco online, e questo impone la necessità di bandire al più presto nuove gare. In questo senso, il decreto 41 ha previsto obblighi e requisiti al cui ricorrere l’Agenzia potrà emettere i provvedimenti concessori. Requisiti volti a garantire la solidità economica dei concessionari, al fine di assicurare la continuità del gettito erariale”.
“Allo stesso tempo, il decreto mira a reprimere un’offerta di gioco non autorizzata, a tal fine il decreto ha rinviato a un apposito regolamento una disciplina di dettaglio, da applicare tramite una collaborazione tra ADM, Banca d’Italia e Guardia di Finanza”.
“Saranno poi a carico dei concessionari gli oneri economici, che dovranno portare avanti campagne di comunicazione contro il gioco patologico. Per la realizzazione, sarà fondamentale l’intervento delle istituzioni pubbliche, in particolare il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presso cui verrà stabilita una commissione governativa dedicata. Questa commissione dovrà farsi garante dell’effettiva capacità delle campagne di informazione, a fronte di un sistema nazionale in cui è vietata la pubblicità dei giochi con vincita in denaro”.
“Il decreto ha anche imposto ai concessionari una serie misure per promuovere il gioco responsabile, come tutte quelle misure di autolimitazione dal gioco. Il decreto 41 rappresenta non solo un importante risultato per la regolamentazione del gioco online, ma anche una solida base di ridefinizione per una nuova disciplina del gioco fisico. Per entrambi i settori resta l’esigenza di trovare un quadro regolatorio che prenda in considerazione le esigenze di bilancio, economiche e sociosanitarie, anche attraverso l’ascolto di tutti i portatori di interesse coinvolti. Mi auguro quindi che gli Stati Generali possano offrire importanti spunti in tal senso”. lb/AGIMEG