Fondazione Fair, nata per promuovere la cultura del gioco responsabile in cui ogni giocatore si senta protetto, ha partecipato all’European Safer Gambling Week 2024 (ESGW24) organizzando uno speciale webinar dal titolo: ‘‘AI Act e Gioco Responsabile: Regolamentazione e Innovazione per la tutela dei giocatori.’’
L’obiettivo di questo evento è stato quello di esplorare, insieme a 3 grandi esperte in materia come Emanuela Girardi, Founder POP AI and Chairman of The AI, Data and Robotics Association (ADRA), Marina Lanfranconi, Principal intellectual Property & Media Law, KPMG e Stefania Siani, CEO and Chief Creative Officer at Serviceplan Italy, la legge europea sull’intelligenza artificiale ed i suoi risvolti sulla regolamentazione nel settore del gioco d’azzardo, gli impatti di questa regolamentazione sui giocatori e sulla trasparenza della comunicazione, per garantire un’esperienza di gioco più sicura e preservare i diritti dei giocatori. Il webinar è stato moderato dal giornalista, docente e comunicatore Daniele Chieffi, Partner fondatore di Bi Wise, Ceo The Magician, Presidente Rete NoaCom.
“Fondazione Fair è l’unica iniziativa in Italia che sceglie di promuovere una ricerca scientifica centrale nella strutturazione di un concetto di gioco responsabile. L’intelligenza artificiale deve essere umanamente sostenibile”, ha sottolineato Daniele Chieffi.
“L’AI Act è stato proposto e pubblicato nell’aprile 2021 ed è stata la prima regolamentazione al mondo sull’uso dei sistemi di intelligenza artificiale. Solo lo scorso 2 agosto si è arrivati a un’entrata in vigore definitiva di questa regolamentazione, basata sull’approccio dei rischi. Tuttavia, anche se la legge è stata approvata, siamo ancora in una fase di lavoro per la definizione finale dei standard”, ha sottolineato Emanuela Girardi. Riguardo al gioco responsabile ha aggiunto: “i sistemi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per analizzare il comportamento dei giocatori e prevenire delle situazioni di gioco problematico”. L’AI consente infatti di “indentificare in modo precoce un comportamento di gioco problematico”, permette “interventi personalizzati per ogni singolo giocatore” e consente di “migliorare la capacità cognitive dell’essere umano”.
L’AI Act “è un regolamento, quindi sarebbe direttamente applicabile a tutti gli ordinamenti degli stati membri, tuttavia il disegno di legge vuole adottare un quadro regolatorio di maggior tutela del consumatore italiano”. Ha spiegato Marina Lanfranconi. Alla base del disegno di legge c’è “il principio della trasparenza”. In tema di gioco ha sottolineato: “il decreto di riordino dei giochi richiama espressamente i sistemi di intelligenza artificiale, vietando l’utilizzo di sistemi che adottino delle tecniche manipolative per indirizzare le scelte dell’utente oppure per indurlo ad adottare dei comportamenti che non avrebbero adottato”. Inoltre, il riordino interviene sulla pubblicità: “c’è un’apertura, infatti, per i concessionari del gioco, ai quali è data l’opportunità di comunicazione purché essa sia funzionale alla diffusione di un concetto di gioco sicuro e responsabile”. “L’AI Act e il decreto di riordino del settore giochi sono strumenti fondamentali per promuovere un uso responsabile e trasparente dell’intelligenza artificiale: regolamentano il settore, incentivano l’innovazione, proteggendo i diritti dei giocatori e la trasparenza delle informazioni”.
“Nel decreto di riordino del settore del gioco si fa riferimento alla tutela dei soggetti vulnerabili, evidenziando che la prevenzione deve contemplare anche l’uso dell’intelligenza artificiale, fondendo innovazione e sostenibilità sociale. Vengono, poi, resi necessari gli investimenti in campagne informative sul gioco. L’AI può essere usata per promuovere comportamenti responsabili e prevenire derive problematiche. Grazie agli algoritmi, è possibile monitorare i pattern di comportamento dei giocatori e intervenire così in maniera celere. Gli operatori possono trasformare il gioco in un’esperienza sicura e divertente. L’intelligenza artificiale rappresenta il “Sacro Graal” del marketing”, ha detto Stefania Siani. lp/AGIMEG