“Ci chiedono un contributo per dare ossigeno allo sport italiano ma a noi staccano la spina. Non possiamo più tollerare l’ennesima offesa ai 120.000 lavoratori del settore del gioco pubblico”. Inizia così una nota dell’associazione AGIRE, dopo il confronto di questa mattina del direttivo. “Dietro il prolungamento della sospensione delle attività di gioco non ci sono motivazioni legate al contenimento della diffusione del coronavirus Sars-Cov-2. È sempre più evidente che alla base ci sia esclusivamente una discriminazione ideologica. Viene leso uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione il diritto al lavoro! Per questo motivo invitiamo tutto il settore a una mobilitazione storica”, conclude. lp/AGIMEG
