Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Rete 4, Repubblica, Avvenire, Corriere dello Sport, TuttoSport, Messaggero, SportItalia, SportEconomy: quanti politici, quanti giornalisti, ma soprattutto quanti imprenditori, lavoratori e lavoratrici del settore del gioco pubblico abbiamo ospitato nelle nostre dirette. Ottanta per l’esattezza. Escludendo il periodo estivo, abbiamo prodotto dirette con un ritmo incalzante, arrivando anche a tre appuntamenti al giorno. Un nuovo modo di fare comunicazione che ha fatto scuola, tanto che anche altri media hanno seguito la nostra strada. Come Agimeg abbiamo sempre cercato e cerchiamo di dare il massimo della visibilità al settore e quello delle dirette è stato un format nuovo e che ha avuto da subito un grandissimo riscontro. Un sistema che offriva dei vantaggi rispetto ad un’informazione fatta di testi e foto. Attraverso le dirette è stato possibile infatti guardare in faccia le persone, sentire il tono delle loro dichiarazioni e quindi farsi un’idea più chiara di quello che stava accadendo. In tal senso ci sono due casi emblematici. Quando parlammo dello sciopero della fame di Antonella e Maddalena, le due ragazze dipendenti di una sala Bingo, decidemmo anche di proporre la loro denuncia attraverso delle dirette. In quel modo fu possibile ascoltare la rabbia e la disperazione direttamente dalla loro voce, permettendo a tutti di capire la drammaticità del momento. E che dire della storica manifestazione del 9 giugno a Roma? Scrivere una notizia parlando di 5.000 persone in piazza e farle invece vedere ed ascoltare in diretta ha fatto tutta la differenza del mondo. Se a questo aggiungiamo le nostre infografiche, le inchieste ed i sondaggi, si ha un quadro più completo del nuovo modo di fare informazione sul gioco intrapreso da Agimeg. E quest’anno abbiamo in serbo altre grandi novità perché l’informazione si evolve. Continueremo anche a batterci per un’informazione corretta e innovativa sul settore del gioco pubblico perché come diceva Papa Pio XII: “Il futuro della società moderna e la sua stabilità dipendono in gran parte dal mantenimento dell’equilibrio tra la forza delle tecniche di comunicazione e la capacità di reazione dell’individuo”. Auguro a tutti di poter riavere dal nuovo anno, almeno in parte e per quanto sia possibile, quello che nello scorso ci è stato tolto!
Fabio Felici