Gli italiani, a causa dell’emergenza coronavirus, hanno cambiato molte abitudini. Tra queste c’è ovviamente anche il gioco. La chiusura prima delle agenzie di scommesse, delle sale gioco e bingo, la chiusura di gran parte degli esercizi commerciali con slot (soprattutto bar) e successivamente il blocco di tutti i giochi in tabaccheria /ricevitoria, hanno spostato l’attenzione degli appassionati verso il gioco online. Si tratta dell’unica forma di intrattenimento di questo tipo ancora concessa e che permette qualche momento di svago in un momento così complicato. Ma si tratta, quello dell’online, di un segmento che viaggia comunque tra alti e bassi. In particolare ne hanno beneficiato il poker ed il casinò. Il poker, nella sua versione a torneo, ha fatto registrare a marzo 2020 una spesa degli italiani in crescita del +123% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (si è passati da 7,2 milioni a 16,1). Segno positivo anche per il poker in modalità cash, che nel terzo mese di quest’anno mette a segno un +88,7% rispetto a dodici mesi prima. La spesa nella versione cash è stata di 10 milioni di euro, contro i 5,3 milioni dell’anno scorso. Vola anche la spesa per i casinò online che a marzo 2020 è stata di 94 milioni, contro i 72,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, per una crescita del +29,5%. Discorso diverso per le scommesse sportive. Marzo di quest’anno il settore (agenzie + online) ha fatto segnare una spesa di 70,7 milioni di euro, un dato in calo del -33,6% rispetto ai 106,4 milioni di dodici mesi prima. Le scommesse sportive online a marzo 2020 hanno registrato una spesa di 44,9 milioni di euro (-13,7%). La forte diminuzione è frutto della quasi totale mancanza del palinsesto calcistico visto che tutti i principali campionati al mondo sono fermi. lp/AGIMEG