L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha svolto controlli mirati su oltre mille attività di gioco pubblico dislocate in tutte le provincie del territorio. Le verifiche hanno portato al sequestro di circa 150 apparecchi irregolari.
L’attività, svolta contestualmente su tutto il territorio nazionale, a valle di un’analisi dei rischi svolta sulla base delle informazioni in possesso dell’Agenzia e condivise con la Guardia di Finanza, ha avuto come oggetto, nel periodo tra il 15 e il 19 marzo dell’anno in corso, il controllo di circa 1.000 esercizi economici dislocati in tutte le province d’Italia e il sequestro di circa 150 apparecchi manomessi o non collegati alla rete telematica.
Nella città di Roma, in particolare, cinque esercizi tra bar, sale slot e sale scommesse, sono stati sottoposti a controllo dal quale è scaturito il sequestro di personal computer che non risultavano preindirizzati su siti autorizzati di scommesse on-line, risultavano, invece, a navigazione libera e consentivano, in tal modo, l’accesso a siti sia nazionali che esteri senza alcuna limitazione. È stata contestata, altresì, in un caso la violazione dell’obbligo di custodia della sala, poiché la stessa è stata trovata priva del titolare o di un suo preposto autorizzato alla sorveglianza per l’identificazione dei minori e il divieto di accesso degli stessi, in violazione delle vigenti disposizioni in materia, volte alla tutela delle fasce più deboli.
A fronte delle suddette violazioni è prevista, in relazione ai pc irregolari, l’applicazione di sanzioni amministrative fino a 150mila euro oltre alla chiusura dell’esercizio da 30 a 60 giorni e, in relazione alla sala incustodita, la segnalazione del titolare alla Questura per le sanzioni di competenza che possono arrivare fino alla revoca della licenza. lp/AGIMEG