“La proposta del consigliere regionale della Lega, Claudio Leone, di modificare la legge approvata dalla Giunta Chiamparino nel 2016, che poneva un limite al numero di slot machine nei bar e nelle tabaccherie, vietando le “macchinette” nelle sale giochi e negli esercizi pubblici situati a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, oratori, istituti di credito e stazioni ferroviarie, ha suscitato molta perplessità”. Sono le parole delle Acli provinciali di Cuneo. “Modificare la legge contro la ludopatia e il gioco d’azzardo, votata dalla precedente amministrazione, togliendo l’effetto retroattivo, per cui gli esercizi pubblici e le sale giochi che alla data al 19 maggio 2016 già ospitavano slot e Vlt non devono essere soggetti al rispetto delle distanze minime “dai luoghi sensibili”, potrebbe avrebbe conseguenze molto gravi”, continuano. “I risultati raggiunti nei primi due anni di applicazione della legge sono positivi, pertanto occorre continuare sulla stessa linea e opporsi civilmente a chi vuole modificarla”, dicono il presidente provinciale delle Acli, Elio Lingua, e i componenti della presidenza. “Le Acli provinciali di Cuneo fanno appello in particolare ai consiglieri regionali del Piemonte affinché impediscano tale modifica, e si affiancano alle associazioni e ai gruppi che operano in questo senso, a tutela della salute e del benessere di tutti ci cittadini piemontesi”, concludono. cdn/AGIMEG