Abruzzo, lavoratori settore gioco pronti a scendere in piazza: “Per lo Stato siamo solo un bancomat. Il 20 maggio in piazza per riprenderci la dignità”

“Non siamo invisibili, non siamo solo un bancomat per le casse dello Stato, manifestiamo tutti insieme, andiamo a riprenderci la nostra dignità, ridiamo un volto a chi ne ha diritto. Vogliamo rappresentare la nostra situazione di fermo completo al governatore Marco Marsilio e all’assessore alle attività produttive Mauro Febbo”. Sono queste le parole dei lavoratori e imprenditori del comparto dei giochi, che si sono dati appuntamento per mercoledì 20 maggio per protestare sotto la sede dell’assessorato regionale alle Attività produttive. “Gli invisibili scendono in piazza, ad oggi lo Stato non ci ha citato nessuna ordinanza per misure a sostegno ma solo per una possibile, ulteriore tassazione che dovrebbe essere dello 0,3 per cento – spiega un gruppo di imprenditori -. La conseguenza è che non abbiamo date certe e indicazioni sulla riapertura, non sappiamo cosa dire ai dipendenti e tutte le banche si fanno scudo con il codice etico per non concedere finanziamenti a partire dai 25mila euro che garantisce lo Stato. Eppure – riporta AbruzzoWeb – non siamo venditori di povertà o di illegalità ma operatori di gioco legale che a tutti gli effetti producono economia nei territori e ritorno per le casse statali. Considerando che il gettito è di 6 miliardi di euro”. ac/AGIMEG