Liguria: Consiglio autonomie locali boccia proposta di legge sul contrasto del Gap. Nel testo distanziometro e aumento aliquota Irap per locali con slot

In Liguria, il Consiglio delle autonomie locali ha bocciato la proposta di legge “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”, presentata da Francesco Battistini e Giovanni Battista Pastorino del gruppo Rete a sinistra liberamente Liguria. Il Consiglio delle autonomie locali ha proposto poi le linee guida per un nuovo testo di legge che dovrà recepire una serie di principi: “definire criteri di valutazione omogenei per la riduzione degli apparecchi sul territorio regionale, lasciando ai Comuni la possibilità di addivenire ad eventuali deroghe nella distribuzione territoriale delle riduzioni sulla base di eventuali intese locali con gli operatori economici coinvolti; definire una norma quadro per le distanze minime (500 metri) e degli orari dei punti gioco, fermo restando quanto definito nell’intesa, lasciando ai Comuni la facoltà di estendere tali regolamentazioni con propri regolamenti in base alle caratteristiche del territorio”. Dovrà essere disciplinato il regime delle nuove autorizzazioni e dei subentri e sostenuti economicamente gli operatori che sceglieranno di ridurre il numero delle Awp in esercizio. Il Consiglio chiede poi di “accelerare per quanto possibile l’obbligo di tutti gli esercenti di adottare apparecchiature Awpr che permettano il gioco solo inserendo la tessera sanitaria, così da facilitare i controlli in remoto e il monitoraggio del medesimo a fini sanitari e di prevenzione” e di “vietare su tutto il territorio regionale ogni forma di pubblicità al gioco”. Il testo di legge proposto da Battistini e Pastorino fissava, tra le varie cose, il distanziometro per le nuove installazioni a 500 metri dai luoghi definiti sensibili quali istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, istituti di credito, esercizi di compravendita oggetti preziosi usati. Il testo prevedeva poi l’aumento dell’aliquota Irap dello 0,92 percento per gli esercizi che ospitano apparecchi da gioco. lp/AGIMEG