Ippica, Tar Lazio respinge ricorso Società Varesina: “Diniego di attribuzione di giornate di corsa all’ippodromo di Varese adeguatamente motivato”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto il ricorso proposto da Società Varesina Incremento Corse Cavalli Spa, per l’annullamento della nota direttoriale avente ad oggetto: ippodromo le Bettole di Varese – richiesta di convenzione e giornate di corse al trotto da parte della Società Varesina Incremento Corse Cavalli Spa, così come delle eventuali previsioni programmatiche del bilancio pluriennale 2014-2016 e degli atti contenenti gli stanziamenti per il settore ippico previsti per l’anno 2015. Con il ricorso in la società ricorrente riferisce di essere concessionaria delle aree e degli immobili adibiti ad impianti sportivi di uso pubblico sito nel compendio immobiliare denominato “Ippodromo di Bettole”; che in data 1.1.2013 è stata disposta dalla società Trenno la chiusura dell’impianto di trotto San Siro; che nell’agosto 2013, la ricorrente ha presentato al Ministero il progetto per adeguare l’esistente pista in sabbia dell’impianto ippico varesino in modo da renderla idonea ad ospitare le corse dei cavalli trottatori, con conseguente richiesta di assegnazione delle giornate di trotto; che ha chiesto al Comune di Varese il rilascio del relativo permesso di costruire, il quale è stato rilasciato; che, con nota 26.6.2014, il MIPAAF ha accolto la richiesta della ricorrente di trasferire presso lì impianto ippico di Varese parte delle giornate di trotto originariamente assegnate all’Ippodromo di Milano e concesso la relativa autorizzazione, prevedendo la possibilità di una ripartizione delle giornate di corse già previste per l’ippodromo di Milano. Nel dettaglio, il Tribunale evidenza come per la società ricorrente la nota impugnata “si porrebbe in insanabile contrasto con l’autorizzazione rilasciata in data 26.6.2014 e poiché la mera riduzione dei finanziamenti non appare idonea a giustificare la mancata assegnazione delle giornate di corse al trotto per l’anno 2015. Ritiene di contro la difesa erariale che il diniego di inserimento dell’ippodromo di Varese nella programmazione nazionale del trotto con assegnazione di giornate di corsa sia motivato a seguito della riduzione degli stanziamenti del montepremi, tale da non rendere più compatibile la sussistenza di entrambi gli ippodromi nell’area della Lombardia. Vi era stata infatti una riduzione di circa 15 milioni di euro negli stanziamenti per il triennio 2015-2017. In questo quadro, mutato rispetto a pochi mesi prima quando il Ministero si era espresso favorevolmente sulla compresenza di due ippodromi nell’area della Regione Lombardia, il diniego di attribuzione di giornate di corsa all’ippodromo di Varese appare adeguatamente motivato. Infatti il finanziamento pubblico garantisce una parte assolutamente preponderante della remunerazione delle attività di gestione degli ippodromi. In questo quadro, la scelta della amministrazione di limitare il numero degli impianti di trotto in presenza di una cospicua riduzione delle somme messe a bilancio – rientrando nel margine di apprezzamento discrezionale della amministrazione resistente – appare immune da irragionevolezza o illogicità macroscopica. Solo entro tali limiti, infatti, è possibile censurare una decisione quale quella in esame concernente l’allocazione di limitate risorse finanziare, la quale è chiaramente caratterizzata da un elevato tasso di discrezionalità. Le ulteriori considerazioni svolte dalla ricorrente nella memoria per l’udienza di discussione, volte a sostenere che l’amministrazione avrebbe potuto agire diversamente, ad esempio riducendo il numero delle giornate di trotto in tutti gli ippodromi, sono pertanto da disattendere. Inoltre, il Ministero ha anche spiegato esaurientemente le ragioni per cui, assodata l’impossibilità di consentire la compresenza di entrambi gli ippodromi, ha ritenuto preferibile la riattivazione dell’ippodromo di Milano, facendo riferimento alla sua tradizione ippica consolidata nelle corse di trotto, alle migliori caratteristiche tecniche dell’impianto e alla maggiore visibilità degli eventi ippici sulla piazza di Milano in coincidenza con l’Expo 2015”. lp/AGIMEG