Scommesse, Stanleybet ad Agimeg: “Per l’operato dei funzionari pubblici coinvolti nei sequestri dei nostri ctd ricorreremo in appello”

“Siamo solo al primo grado di giudizio e confidiamo che i prossimi passaggi legali dimostreranno la fondatezza della nostra posizione”. Questo in sintesi il pensiero espresso da fonti di Stanleybet interpellate da Agimeg. Le dichiarazioni fanno seguito ad alcune sentenze che hanno respinto la richiesta di risarcimento danni avanzata da Stanleybet contro alcuni militari della Guardia di Finanza che avevano proceduto al sequestro di ctd legati all’operatore di Liverpool. “E’ nostra opinione che diversi funzionari pubblici abbiano agito in imprudente violazione del giudicato della Corte di Giustizia e delle corti nazionali. Non ci preoccupano né i controlli, pienamente legittimi, né la segnalazione di un’ipotesi di reato alla magistratura competente. Ciò che è inconcepibile – fanno sapere da Liverpool – dopo 15 anni di giurisprudenza a favore di Stanleybet, è il fatto che i funzionari pubblici, oggetto della richiesta risarcitoria, abbiano proceduto al sequestro delle attrezzature, blocco dell’attività, gravissimi danni senza attivare la procedura per l’autorizzazione del magistrato. Queste saranno considerazioni di pregio per la sensibilità dei magistrati delle corti di appello e della Cassazione “. Insomma una nuova puntata della battaglia di Stanleybet e del sistema italiano di controllo sul gioco. rg/AGIMEG