Nuovo riconoscimento dell’operato di Betn1, questa volta da parte della Cassazione. “La Suprema Corte ha riconosciuto la discriminazione subìta da Betn1 – ha spiegato ad Agimeg l’avvocato Maria Teresa Parrelli – e nello specifico di uno dei suoi centri storici di Praia a Mare (CS). La Cassazione ha riconosciuto che nonostante avessimo pagato l’imposta unica, siamo stati impossibilitati a partecipare alla sanatoria, subendo quindi una discriminazione. Nel modello di compilazione si chiede infatti di pagare l’imposta unica a titolo di imposta evasa, ma come legale non potevo consigliare di partecipare alla sanatoria e contestualmente dichiarare di avere evaso, in quanto i nostri centri hanno sempre pagato l’imposta unica. Sono contenta – ha detto ancora l’avvocato Parrelli – che in Cassazione sia giunta la nostra tesi e che si sia capito come abbiamo impostato il lavoro e la difesa legale. Attendiamo ora le motivazioni ma sin dalla loro nascita gli affiliati di Betn1 hanno sempre rispettato i dettami fiscali e amministrativi comunitari ed italiani subendo un’azione repressiva ingiustificata da parte delle autorità italiane”. lp/AGIMEG