Morabito (Pokerliveitalia): “Il poker live può rinascere dal confronto”

Confronti, anche con toni accesi, con l’idea di capire cosa ne sarà del poker live, quali errori sono stati commessi e ricordare le battagli vinte. Il mondo del texas hold’em dal vivo sta trovando un punto di aggregazione sui social network e in particolare sul gruppo Pokerliveitalia. Ne parla l’ideatore Vincenzo M0rabito.
“Sono trascorsi quasi tre mesi dall’apertura del gruppo Pokerliveitalia. Si sono susseguite diverse domande in questo periodo, da parte di giocatori, amici, organizzatori, imprenditori, operatori, staff di diverse organizzazioni, giornalisti di settore e non. Oggi – riporta Morabito – si ribadisce un concetto, un valore che sta alla base di tutto e per farlo si ricorre ad un esempio. Un giocatore prende posto a un tavolo da gioco, con in mano le sue carte, si trova nella solitudine più assoluta in compagnia dei sui avversari. Affronta una prova il cui l’esito dipende solo da se. Nel far questo, il giocatore, sa di trovarsi in una partita in cui ogni regola del gioco è affascinante. Il gioco è un corpo a corpo con il destino e nel caso del poker, l’elemento dell’abilità quando applicabile, è un enorme valore aggiunto. Chi gioca si trova insieme e al contempo, contro i compagni di gioco ed è proprio in quel momento che nasce la perfetta sintesi che egli percepisce: aggregazione e scontro, due elementi di difficile coniugazione in un unico preciso istante. E’ questa sintesi che riunisce in un sol colpo tutto l’io immaginabile, con le paure, il coraggio, il valore,l’abilità, il controllo, l’empatia, la razionalità, la socievolezza, l’intraprendenza, le capacità tutte. Mettersi in gioco non è una cosa affatto semplice, è un qualcosa di incredibilmente complesso, ma è proprio l’implacabile definizione della regola nella sua necessaria limpida chiarezza e semplicità, a rendere questa esperienza irripetibile”.
Domande e risposte, in attesa che qualcosa arrivi dalle istituzioni.
“Questo è il vero motivo che spinge alla ricerca di risposte che, come dire, trascendono dall’io. Ma in tutto ciò ci si trova in un campo senza precise regole in cui, a farla da padrone, è proprio l’egocentrismo. Giocatori, organizzatori, appassionati, amici e avversari, intorno al tavolo sono tutti uguali, soli e insieme, nello stesso istante. Per questo si vuol fortemente estrema chiarezza sul passato, sul presente e sul futuro del poker live e, anche se alle volte i toni vanno oltre le righe, nel cuore di ciascuno c’è solo il gran desiderio di confrontarsi liberamente, da soli e tutti insieme e con regole implacabili, come se ci si trovasse tutti seduti intorno a un gran tavolo da gioco la cui partita possa esser la più bella mai giocata”. cz/AGIMEG