Enada 2016, Ughi (Obiettivo 2016): “Se non si raggiungerà un accordo con gli enti locali, si arriverà ad una proroga amministrativa del bando. Il distanziometro crea maggiori rischi, non è così che si combatte l’abuso del gioco”

“Le concessioni scadranno il 30 giugno e, probabilmente, se non si raggiungerà un accordo Stato-Regione, si arriverà ad una proroga amministrativa. Ma un atto amministrativo è impugnabile e chiunque dovesse decidere di impugnare il bando, illeggittimo, probabilmente ne uscirebbe vincitore”. Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, è intervenuto nel corso di un convegno ad Enada. “Il settore – ha continuato Ughi – dovrebbe protestare, chiedendo che lo Stato adempia alle previsioni di legge. Bisognerebbe denunciare questa situazione ai Tribunali amministrativi perché ha dell’assurdo”. Ughi è poi intervenuto sul tema del distanziometro e degli Enti locali. “Condannabile l’abuso del gioco, ma la soluzione non può sicuramente essere la distanza di 500 e 1000 metri dai luoghi sensibili. Bisognerebbe coinvolgere attivamente regioni ed enti locali, prevedendo per loro una parte delle risorse derivanti dai giochi. Il distanziometro genera le cosiddette Las Vegas del gioco, concentrazioni di sale situate in luoghi distanti dai centri abitati, in cui il giocatore è solo un numero e quindi esposto a maggiori rischi”. cdn/AGIMEG