Agenzie Fiscali: Guerra (PD), “Riduzione posizioni dirigenziali da compensare con misure per conferire più rilevanza a figure intermedie”

Ieri in Commissione Finanze al Senato è proseguito l’esame del Decreto di riordino delle agenzie fiscali per il parere al Governo. La relatrice del PD, Guerra, ha illustrato il provvedimento soffermandosi innanzitutto sull’articolo 1, finalizzato alla revisione della spesa e all’aumento dell’efficienza delle Agenzie fiscali, segnalando in particolare la previsione di incentivi legati ai risultati in termini di gettito. Ha quindi fatto presente che ai fini della razionalizzazione della spesa, l’Atto del Governo in esame prevede una riduzione delle posizioni dirigenziali. “Tale intervento dovrebbe – ha affermato – essere però integrato da misure volte a conferire maggiore rilevanza alle figure intermedie, caratterizzate da competenze specialistiche. L’ottica di revisione della spesa non dovrebbe prevalere rispetto agli investimenti in formazione e specializzazione dei dipendenti”. Passando all’articolo, la relatrice ha segnalato le disposizioni volte a coprire le vacanze nell’organico dei dirigenti, legate all’aumento dei compiti delle Agenzie fiscali e aggravate dalle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015, con la quale è stata dichiarata l’illegittimità delle norme che consentivano, “nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali, l’attribuzione senza concorso di incarichi dirigenziali a funzionari, mediante la stipula di contratti a tempo determinato. Le Agenzie fiscali sono autorizzate ad annullare le procedure concorsuali non concluse e a bandire nuovi concorsi pubblici per soli esami, da concludersi entro il 31 dicembre 2016”. A tale proposito la relatrice ha fatto presente alla Commissione “la necessità di una soluzione normativa idonea a disciplinare la situazione determinatasi a seguito della sentenza citata prima che la soluzione prospettata entri a regime”. L’esame è stato quindi rinviato ad altra seduta. im/AGIMEG