Zega (Codere Italia): “Per la ripartenza delle attività di gioco è necessaria una proroga scadenze degli oneri fiscali e diminuzione delle aliquote di imposta”

“L’obiettivo di questi incontri è quello di trovare soluzioni condivise e sconfiggere il pregiudizio che questo settore vive. Da tempo, noi di Codere portiamo avanti tali iniziative e anche durante l’ultimo anno abbiamo cercato di fare del nostro meglio per proporre soluzioni in caso di combattere le attività illegali. Il settore del gioco è svolto su concessione dello Stato e deve combattere oltre la concorrenza anche coloro che operano nell’illegalità. A mio avviso colui che soffre maggiormente questo fenomeno è proprio lo Stato. Con il lockdown tutto ciò si è accentuato come dimostrano anche il calo del gettito erariale che in parte è sicuramente dovuto all’incremento dell’illegalità”. E’ quanto ha affermato Direttore Amministrazione, Finanza e Affari Istituzionali Codere Italia, Marco Zega, durante il webinar “In nome della Legalità. Senza regole non c’è gioco sicuro: la chiusura del gioco legale come grossa opportunità per il gioco illegale” organizzato da Codere.  Credo che le nostre attività possano riaprire e convivere con il virus in virtù dei rigidi protocolli che sono stati già adottati. Inoltre dopo oltre 200 giorni di chiusura, se lo Stato vuole evitare il collasso di un intero settore economico deve aiutare finanziariamente le attività di gioco. Innanzitutto, a tal proposito, dovranno essere prorogate le scadenze degli oneri fiscali così da rendere possibile – con la ripartenza dell’attività – il pagamento delle imposte. Per quanto riguarda i ristori penso che debbano essere aumentati almeno per far coprire i costi fissi. L’auspicio per il breve termine è che vengano diminuite le aliquote di imposta per consentire alle attività del gioco pubblico una ripresa economica”. ac/AGIMEG