Le W Series accendono i motori con un Campionato virtuale

Le W Series presto accenderanno i motori con un Campionato virtuale che andrà a sopperire, almeno in parte, alla mancanza della serie reale su pista: sarà la W Series Esports League ad intrattenere le 18 donne-pilota su iRacing con le Formula Renault 2.0, in un calendario composto da 10 appuntamenti che scatteranno sui circuiti più importanti del motorsport. Le W Series riproporranno anche nella loro serie virtuale l’unicità del loro DNA, contraddistinto nella realtà da vetture, le Tatuus F318 costruite dalla Dallara, gestite centralmente e non da team, con una rotazione continua dei telai e degli ingegneri tra le varie pilotesse dopo ogni gara e con un supporto a 360° per ognuna di esse. Logitech supporterà da vicino la W Series Esports League fornendo lo stesso, identico, equipaggiamento da simracing per ogni donna-pilota. “Logitech è stata incredibile perchè ha donato a ognuna di noi l’equipaggiamento richiesto per partecipare al Campionato virtuale, in modo che tutti partano allo stesso livello. Il nostro intento è quello di avere macchine con le stesse performance, in modo da vedere chi sarà tra di noi la più veloce”, ha commentato Catherine Bond Muir, CEO delle W Series. La W Series Esports League ha anche annunciato che, oltre alle 18 donne-pilota ufficiali, ci saranno delle wild-card che non saranno selezionate dalle celebrità del motorsport, ma da tutte quelle ragazze che hanno corso nella serie reale del 2019 ma che non sono riuscite a qualificarsi per quella di quest’anno. “Abbiamo osservato molto le altre serie e noi vogliamo per la nostra una sola cosa: che sia autentica con i nostri valori e che ci permetta di garantire un intenso livello di competizione. Vogliamo prendere il simracing sul serio, non vogliamo che sia visto come un gioco!”. Delle ottime ambizioni, rispetto alle quali, però, Sophia Floersch non si è trovata d’accordo: la pilota di Formula 3, infatti, ha giudicato il simracing come una “segregazione dietro un computer”, che nega ogni sorta di differenza fisica tra uomini e donne. Per questo motivo Sophia ha affermato che il mondo della guida virtuale deve dar vita a Campionati al 100% neutrali, a cui possono partecipare piloti sia maschi che femmine. Un attacco alle W Series di Catherine Bond Muir, la quale ha sostenuto il fatto che la mancanza della sfida “fisica” nel simracing non è un motivo sufficiente per cambiare i valori del proprio Campionato: “Il mondo della guida simulata, nel nostro caso, allarga la nostra audience e permetterà a molte donne di dire la loro anche in questa disciplina. Se otterremo il giusto riconoscimento da questa Esports League sarebbe folle, poi, non cavalcare l’onda che si è creata: se avremo successo potremo scoprire nuove donne-pilota di talento, per poi possibilmente portarle dalla pista virtuale a quella reale”. cdn/AGIMEG