VinciCasa: i primi tre vincitori si sono incontrati nel ristorante dello Chef Andrea Breton

Vincere una casa del valore di 500.000 euro grazie a un’estrazione di VinciCasa non solo è possibile ma cambierà per sempre la vita di questi tre fortunati vincitori, perché una casa che risponde ai tuoi desideri, come vuoi tu, come sei tu, rappresenta l’inizio di una nuova vita, di una fantastica avventura.
Ecco cosa ci hanno raccontato i vincitori… “La nostra vita ha avuto una svolta positiva perché abbiamo vinto un bene che durerà per sempre”. Il 29 novembre scorso, nella splendida cornice del Ristorante Berton a Milano, una nuova pagina viene scritta nella storia di Sisal. Per la prima volta, infatti, dalla nascita di Sisal nel 1946 ad oggi, tre vincitori si incontrano, si conoscono e condividono i sogni del passato e le certezze per il futuro. Accade tutto ai primi tre fortunati vincitori di VinciCasa, il gioco, unico nel mercato delle lotterie, che mette in palio un premio incentrato su un bene concreto e tangibile dando ai consumatori la possibilità di vincere la casa dei propri sogni.
E così è stato per “Trilly”, la dominicana di Roma, “Mario”, il giovane toscano di Sansepolcro e “Violetta”, romana d.o.c., che hanno vinto una casa da 500 mila euro ciascuno (nomi di fantasia scelti dai vincitori). A stemperare l’emozione di tutti, alla presenza dei rappresentanti di Sisal, c’è la gioia di poter raccontare una favola e l’emozione davvero unica di percepire gli sguardi sereni, quasi timidi, dei vincitori. Persone normali con storie diverse alle spalle ma tutti accomunati dalla stessa sorte. La fortuna di chi ha creduto in un sogno, di chi ha desiderato una casa con tutte le sue forze, di chi, forse, vive la quotidianità con la domanda che molti si farebbero: “Perchè proprio io?”.
Ed ecco incalzante giungere la risposta. E’ capitato a tre persone con bisogni differenti, ma tutti con la stessa voglia di credere che possa esistere un futuro migliore. Trilly, Mario e Violetta non hanno ancora scelto la casa dei loro sogni ma ne hanno già valutate alcune. L’indecisione non è sul luogo, invariato dal giorno in cui hanno appreso la notizia della vincita, quanto sulla tipologia di casa.
Tra una capasanta e un risotto al gambero nascosto proposti dallo chef Andrea Berton, passando per un piatto al merluzzo alla plancia, rabarbaro e asparagi di mare e maionese di pesce fino all’uovo di yogurt e mango, il tempo sembra essersi fermato per la voglia che tutti hanno di confrontare le decisioni legate alla vincita. La casa dove? La casa come? La casa per chi? La prima vincitrice dominicana, Trilly, conferma di aver un approccio alla vita più sereno e ci dice che quando possibile, non farà più gli straordinari per la mensa di un importante museo della capitale. Trilly continua a giocare a VinciCasa e, anzi, confessa che le colleghe del lavoro mandano lei a giocare la schedina. Comprerà la casa a Roma, ora che ha davvero deciso di fermarsi in Italia e non tornare più a Santo Domingo a vivere. La sua casa dovrà avere un terrazzo perché ama le piante, il garage e la cantina. La cerca non troppo grande perché poi sa bene quanta fatica ci vuole per tenerla in ordine. E, per finire, cercherà anche di acquistarne un’altra con l’importo che le resterà a disposizione, e che le servirà per generare reddito dall’affitto. Mario, invece, è molto giovane e insieme alla fidanzata non hanno dubbi. Vogliono una casa al mare: una villetta isolata con tutti i comfort per trascorrere in tranquillità i loro momenti di svago in vacanza magari, presto, da sposini.
E, infine, Violetta, la sorella grande di tre fratelli, è colei che sembra mantenere il ruolo di “mamma” per i suoi fratelli. Il bene immobile sarà della famiglia anche se inizialmente sarà il fratello minore ad andare a viverci visto che ancora abita con i genitori. La casa che stanno cercando sarà in centro a Roma, in una zona che nel tempo mantenga valore. Tutti i vincitori continuano a giocare a VinciCasa, così come i famigliari, amici e parenti che sanno della vincita. C’è chi lo fa sporadicamente, come Mario, chi invece, come il marito di Trilly, gioca ogni settimana. Lui che aveva dato i soldi alla moglie per la schedina VinciCasa, ora vuole fare il bis. Una casa in più serve sempre, dichiara il marito della vincitrice. La pagina di questa storia si chiude con tutti e tre i vincitori che proseguono il cammino insieme. Loro che sono giunti da luoghi diversi, continueranno a percorrere le loro strade, con la comune consapevolezza che la fortuna ha baciato proprio loro perché sono tre persone davvero eccezionali. mdc/AGIMEG