Vince il “6” al SuperEnalotto ma viene truffato per anni. Un agente di vendita arrestato e 30.000 euro di risarcimento per il neo milionario

Un anno e mezzo di reclusione per un 61enne torinese ed ex agente di vendita della Editalia Spa (ora Treccani Reti Spa) per aver truffato un uomo che nel 2008 aveva centrato il ‘6’ al Supernalotto.

Secondo quanto riportato da La Stampa, l’uomo dovrà risarcire il vincitore di 30mila, cifra che corrisponde al valore delle provvigioni da lui intascate, pari al 15% su ogni vendita effettuata.

La vicenda parte dopo che il vincitore del “6” aveva acquistato opere d’arte, monete da collezione e altri beni di valore tra il 2014 e il 2018. L’uomo truffato è un 70enne che nel 2008 aveva centrato il “6” al SuperEnalotto portandosi a casa ben 40 milioni e mezzo di euro.

Tribunale

Dopo essersi tolto parecchi sfizi, il pensionato aveva deciso di investire una parte della sua fortuna in opere d’arte e acquisto di oggetti di alto valore. Durante questo periodo, l’agente e il milionario avevano sottoscritto 14 contratti di vendita, con importi che variavano da un minimo di 13mila a un massimo di quasi 30mila euro. I pagamenti avvenivano tramite Rid bancario, un sistema che prevede il prelievo automatico mensile delle somme direttamente dal conto corrente del cliente.

Dopo i primi due contratti, il milionario si è accorto che tutti gli altri erano stati falsificati dall’agente. Nel 2019, l’uomo aveva deciso di sporgere denuncia contro l’agente di vendita che gli aveva proposto quegli acquisti, convinto di essere stato ingannato e truffato. Il 28 gennaio il tribunale di Torino ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione l’agente, oltre al risarcimento di 30mila euro da versare come corrispettivo delle provvigioni incassate. gd/AGIMEG