Il 12 settembre 2024, due tra i più accesi critici dell’industria delle scommesse sportive negli Stati Uniti hanno presentato una proposta di legge che, se approvata, introdurrebbe nuove regolamentazioni federali per le aziende di gioco. La legge, denominata “Supporting Affordability and Fairness with Every Bet Act” (SAFE Bet Act), è stata proposta dal senatore Richard Blumenthal (Democratico del Connecticut) e dal rappresentante Paul Tonko (Democratico di New York).
La proposta prevede l’introduzione di limiti su quanto possono scommettere i giocatori e sulla frequenza con cui possono piazzare le scommesse. Tra le misure più significative, la legge imporrebbe un divieto nazionale sulle scommesse sportive, richiedendo ai 38 stati che hanno già legalizzato le scommesse di sottoporsi a un nuovo processo di autorizzazione con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Le autorizzazioni concesse avrebbero una durata di tre anni.
Tuttavia, l’industria del gioco ha subito risposto con preoccupazione, sostenendo che già esistono regolamenti adeguati a livello statale. Chris Cylke, vicepresidente senior dell’American Gaming Association, ha definito la proposta una mancanza di rispetto per i legislatori e regolatori statali che hanno dedicato tempo e risorse allo sviluppo di quadri normativi locali.
La SAFE Bet Act si concentra su tre aspetti principali: pubblicità, accessibilità economica e l’uso dell’intelligenza artificiale. Se approvata, vieterebbe la pubblicità del gioco tra le 8:00 e le 22:00 e durante gli eventi sportivi in diretta, ponendo fine a offerte promozionali come “scommesse bonus” o “scommesse senza rischio”. La legge prevede anche limiti sui depositi e l’obbligo per le aziende di verificare la disponibilità economica dei clienti prima di accettare scommesse elevate. lp/AGIMEG