Le principali società statunitensi del settore del gioco hanno registrato perdite pesanti in Borsa, travolti dalla peggior ondata ribassista degli ultimi anni sui mercati statunitensi, innescata dai nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump.
Wynn Resorts guida il calo
I titoli degli operatori con sede a Las Vegas hanno evidenziato le contrazioni più marcate. Wynn Resorts ha registrato il calo più rilevante, chiudendo in ribasso del 10,62% a circa 67,8 euro per azione, rispetto ai circa 75,8 euro del giorno precedente. Anche Caesars Entertainment, Red Rock Resorts e MGM Resorts International hanno segnato flessioni vicine al 9%, mentre Golden Entertainment ha perso il 9,1%. Le aziende con attività maggiormente diversificate hanno contenuto in parte le perdite, pur restando in territorio negativo. Las Vegas Sands, che opera esclusivamente in Asia ma mantiene la sede in Nevada, ha registrato una flessione del 6,74%. Boyd Gaming ha chiuso a circa 58,9 euro, in calo del 6,24% rispetto al giorno precedente.
Un comparto già in difficoltà
Il contesto per il settore risulta già complesso, alla luce dei più recenti dati sui ricavi. Secondo quanto riportato dal Nevada Gaming Control Board, a febbraio la Strip di Las Vegas ha generato circa 641,0 milioni di euro, in calo del 13,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e del 17,8% rispetto a gennaio 2025. Nel dettaglio, i giochi da tavolo hanno mostrato una flessione significativa, con il baccarat che ha segnato un -52% su base annua. ng/AGIMEG