UK, Betting and Gaming Council: “Negozi di scommesse e casinò devono poter riaprire insieme ad altre attività similari una volta finito il lockdown”

I negozi di scommesse e i casinò britannici devono poter riaprire contemporaneamente ad altre attività similari, una volta che il Paese uscirà dal lockdown. E’ quanto afferma il Betting and Gaming Council (BGC), che conta 44.000 persone in negozi di scommesse e casinò. “Per sostenere la ripresa economica si devono avere le stesse opportunità di riapertura di altri settori dell’economia. Per i negozi di scommesse, ciò significa riaprire in linea con altri comparti ‘non essenziali’, mentre per i casinò riaprire in contemporanea a luoghi di ospitalità come pub e ristoranti”. L’industria delle scommesse e dei giochi ha pagato 3,2 miliardi di sterline di tasse (3,7 miliardi di euro) all’erario del Regno Unito nel 2019-20. I negozi di scommesse impiegano 32.500 persone e generano quasi 2,8 miliardi per l’economia, mentre l’industria dei casinò vale 1 miliardo per l’economia e impiega circa 11.500 persone. Le corse ippiche ricevono oltre 350 milioni di sterline all’anno dall’industria delle scommesse.
Michael Dugher, amministratore delegato di Betting and Gaming Council, ha dichiarato: “Mentre la vaccinazione continua e il Paese inizia a uscire dal lockdown, è importante che le aziende siano in grado di pianificare efficacemente la riapertura. I ministri devono essere chiari sin dall’inizio come saranno i prossimi mesi e dovrebbe esserci un approccio coerente in tutti i settori. Bisogna permettere ai negozi di scommesse di riaprire insieme ad altri punti vendita ‘non essenziali’. La scorsa estate, quando la maggior parte dei negozi di scommesse è stata in grado di aprire, hanno dimostrato di avere le migliori misure anti-covid rispetto a qualsiasi altro settore nella protezione dei clienti e del personale”. cr/AGIMEG