Turchi (ADM): “Primo controllo passa dalla tutela del giocatore, per poi arrivare agli operatori ed alla rete. Monitoraggio continuo per il contrasto al gioco illegale”

Si sta svolgendo, presso l’Università degli Studi di Salerno nella sede di Fisciano, il convegno “Il sistema Italia per la sicurezza del gioco pubblico: dalla prevenzione al controllo, dalla tutela dell’utente a quella degli operatori”, organizzato dall’Osservatorio Internazionale sul Gioco.

L’evento è stata l’occasione per fare luce sul comparto del gioco in Italia, tramite gli interventi di accademici ed esperti del settore, con la moderazione del direttore di Agimeg, Fabio Felici. Tra le personalità presenti, Luca Turchi, Dirigente Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: “Sono 23 anni che sono in Agenzia, ho vissuto lunghe epoche di cambiamento nel panorama del gioco pubblico italiano. Il volano del mondo del gioco è l’utente, è il cittadino consumatore. Dobbiamo tutelare loro e i concessionari di Stato”, le sue parole.

“I concessionari sono soggetti che tramite bando si sono aggiudicati una concessione relativa a una pluralità di giochi o a un singolo gioco. La tutela del giocatore avviene già selezionando l’operatore di gioco, perché se si seleziona un concessionario che ha certe caratteristiche tecnologiche, allora stai già garantendo sicurezza e tutela al giocatore. Poi, serve attenzione anche quando viene gestita la concessione e come vengono gestiti i punti vendita che portano le giocate al concessionario. Serve un’attenzione spasmodica al controllo. Controllo che non è solo dell’Agenzia, ma anche delle Forze di Polizia e dello Stato”.convegno Il sistema Italia per la sicurezza del gioco pubblico a Salerno

Ha proseguito Turchi: “Per gli operatori legali, verifichiamo che tutta la rete di vendita sia gestita da soggetti affidabili. Per questo è fondamentale avere un continuo monitoraggio del settore. Le capacità delle infrastrutture tecnologiche degli operatori è fondamentale. Svolgiamo un’attività di intelligence sugli operatori legali, controllando che tutta la rete di vendita sia gestita da soggetti affidabili”.

“Allo stesso tempo, cerchiamo di contrastare la rete illegale. Serve la conoscenza del territorio, se la rete illegale è fisica. Pensiamo al settore delle slot, che sono le macchinette che danno più problematiche, perché vengono molto spesso alterate e taroccate, danneggiando così lo Stato e i giocatori”.

“Ma c’è anche una rete illegale online, che non garantisce tutela al giocatore, perché si trova in zone lontane, estere. Allora c’è il monitoraggio della rete internet per trovare tutti quei siti che offrono gioco illegalmente anche ai giocatori italiani. Si tratta di circa 10.200 siti internet di operatori illegali che offrono gioco illegale e attirano migliaia di giocatori. La Legge non punisce solo chi offre gioco, ma anche i giocatori, come successo con il caso Fagioli”.

“Tanti anni fa abbiamo creato un sistema di controllo in real time delle scommesse. Perché? Per controllare fenomeni di match-fixing, attraverso il controllo delle anomalie dei flussi di gioco, visti i tanti casi in cui ci imbattevamo con puntate sospette su eventi e partite combinate”, ha concluso Turchi. lb/AGIMEG