Tribunale di Sassari annulla sanzione a gestore di slot: “Non poteva avere contezza che nell’esercizio pubblico in cui aveva installato gli apparecchi si svolgesse un’attività di raccolta scommesse abusiva”

Il titolare di un’attività di gestione e installazione di apparecchi da intrattenimento ha presentato un ricorso al Tribunale di Sassari per contestare la sanzione di 13.500 euro emessa a suo carico dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per aver installato 9 slot in un esercizio pubblico che, a seguito di un accertamento, si è scoperto privo delle necessarie autorizzazioni.

Il ricorrente chiede l’annullamento della sanzione poiché non era a conoscenza che l’esercente svolgesse un’attività di raccolta scommesse abusiva.

Il Tribunale di Sassari ha stabilito che fosse “pacifico che nel locale in questione avvenisse una raccolta di scommesse non preventivamente autorizzata ai sensi dell’art. 88 T.U.L.P.S., ma è apolitico affermare che per il sol fatto di fare ingresso nei locali per procedere all’attività di periodica manutenzione e di riscossione degli incassi il gestore abbia avuto contezza dello svolgimento di un’attività di scommesse. Infatti, al momento dell’accertamento non vi era alcun soggetto che operasse per la società appellante e nulla autorizza a ritenere che questa sapesse all’atto dell’installazione (o anche in un momento successivo) che le apparecchiature fornite sarebbero state destinate ad un’attività di scommessa per cui sarebbe stato necessario accertare il rilascio dell’apposita autorizzazione”.

Per questi motivi il Tribunale di Sassari accoglie l’appello e annulla l’ingiunzione di pagamento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. ac/AGIMEG