Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, in collaborazione con l’INPS e con il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitari del Corpo, hanno accertato nei confronti di 70 persone l’indebita percezione di somme per circa 440mila euro, riguardanti l’assenza delle condizioni legittimanti la fruizione del “Reddito di Cittadinanza” (RdC).
Diverse le violazioni accertate.
In alcuni casi, gli approfondimenti svolti hanno consentito di rilevare che i beneficiari, omettendo di indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) i redditi correlati alle vincite conseguite al gioco online, hanno fornito informazioni non veritiere con riferimento alla propria posizione reddituale. O ancora, le stesse vincite sono state conseguite nel periodo in cui il RdC veniva già percepito, ma non sono state comunicate all’INPS, perché questo avrebbe fatto perdere il diritto al beneficio.
Alcuni beneficiari del RdC, infatti, sono risultati titolari di conti di gioco online, utilizzati assiduamente per effettuare scommesse su eventi sportivi, oltre che per prendere parte a tornei di poker o altri giochi da tavolo. Su tali conti di gioco sono state accreditate, in alcuni casi, somme di denaro per centinaia di migliaia di euro, palesemente incompatibili con uno stato di indigenza economica.
Significativo, in tale contesto, è il caso di un sessantenne di Sarmede che, omettendo di dichiarare disponibilità economiche derivanti da vincite al gioco per oltre 255.000 euro, ha percepito indebitamente somme per 18.500 euro.
Tutte le irregolarità accertate sono state segnalate all’INPS, mentre i responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso. L’indebita percezione del beneficio è punita con la reclusione da due a sei anni, nei casi di presentazione di dichiarazioni attestanti cose non vere, e con la reclusione da uno a tre anni, nei casi di omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, successive alla presentazione della dichiarazione.
L’intervento fa seguito a quello analogo, concluso nel mese di ottobre 2021, che aveva portato alla denuncia di 116 persone e al recupero di somme indebitamente percepite per oltre 700 mila euro. Salgono dunque a 186 i denunciati nella Marca, che hanno percepito oltre 1,1 milioni di euro. cdn/AGIMEG