“Vedo un pregiudizio ideologico davanti alle società che si occupano del gioco e non è questo l’approccio giusto per uscire dalla crisi generata dall’emergenza Covid-19”. Sono le parole di Raffaele Trano, presidente della commissione Finanze alla Camera dei deputati. “Il mio emendamento al decreto Rilancio sulla riduzione della tassazione per la raccolta scommesse è stato bocciato: avevo proposto di portare la pressione fiscale per tale settore, quello del gioco legale, dallo 0,5 allo 0,1 per cento, con l’obiettivo di garantire anche una reale ripartenza a quelle aziende che garantiscono all’erario 10 miliardi di euro l’anno e che nel corso del tempo sono state sempre più penalizzate nonostante lavorino sulla scorta di una regolare concessione dello Stato; niente da fare. Il comparto, oltre a garantire entrate erariali, dà lavoro a un notevole numero di persone, spesso con piccole imprese che non possono essere dimenticare in un momento così difficile per il paese”, ha aggiunto. “Chi ha pregiudizi dovrebbe pensare che sono proprio tali realtà l’argine principale al gioco illegale e quello sì fa male all’Italia: il governo abbandoni gli spot quando si occupa del gioco e scelga un approccio strutturale al tema, dicendo chiaramente qual è il suo orientamento”, ha concluso. cdn/AGIMEG