“Le sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono ormai chiuse da mesi, mentre il gioco d’azzardo illegale si è organizzato ritrovandosi in sale giochi clandestine un po’ su tutto il territorio nazionale. A Catania i carabinieri ne hanno scoperta una, allestita in una cartolibreria, mentre a Genova il retro di un negozio era stato trasformato in una vera e propria sala giochi illegale. Il giro d’affari su cui hanno messo le mani le mafie rischia questo anno di essere da capogiro, si parla di almeno 22 miliardi di euro. Il settore del gioco legale è invece in seria difficoltà. Senza tempi certi per la riapertura delle sale scommesse e sale giochi rischia di finire nel baratro in favore di quello illegale con la perdita in totale di 150mila posti di lavoro. Giovedì i lavoratori del gioco legale dopo 200 giorni di stop scenderanno in piazza a Roma e Milano per chiedere risposte rapide certe. La gravità della situazione – si legge in una nota diffusa – è tale da aver portato per la prima volta ad una protesta pubblica da parte dei lavoratori di tutto il comparto che manifesteranno uniti sotto la bandiera di lavoratori del gioco legale per chiedere a gran voce la riapertura immediata delle attività nelle Regioni in regime di zona gialla nel rispetto dei rigidi protocolli anti-Covid”. Il Tg5 si occupa dell’emergenza illegalità nata con la chiusura delle attività di gioco legali. Nell’edizione delle 13,00 del tg di Mediaset si è parlato infatti del dilagarsi delle attività di gioco clandestine, sottolineando che giovedì 18 febbraio il comparto si ritroverà a manifestare contro la chiusura nelle piazze di Roma e Milano.
es/AGIMEG