Tennis, nuove regole ITIA 2025: tolleranza zero su corruzione e doping. Sanzioni fino a 250.000 dollari

Con l’inizio della stagione 2025, l’ITIA (International Tennis Integrity Agency) ha pubblicato le regole aggiornate dei programmi anti-corruzione e anti-doping del tennis professionistico, valide a partire dal 1° gennaio 2025. Le nuove disposizioni coinvolgono direttamente giocatori, team di supporto, ufficiali di gara e tutto il personale dei tornei, con l’obiettivo di rafforzare la trasparenza e la correttezza in campo e fuori.

Le modifiche introdotte quest’anno sono in gran parte di natura procedurale, ma rappresentano un ulteriore passo verso un tennis più pulito. Mentre gli aggiornamenti al Tennis Anti-Doping Programme (TADP) sono minimi e in linea con il Codice Mondiale Antidoping della WADA, il Tennis Anti-Corruption Program (TACP) ribadisce con fermezza le norme su scommesse, match fixing, uso improprio di informazioni riservate e gestione delle wild card.

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Scommesse, combine e informazioni riservate: cosa non si può fare

Sotto il TACP, ogni giocatore professionista – attivo o ritirato da meno di due anni – è soggetto a norme stringenti. L’ITIA ribadisce il divieto assoluto di scommettere su eventi tennistici, anche indirettamente o per conto di terzi. Non solo: le società di scommesse non possono in alcun modo sponsorizzare, assumere o fornire benefici ai giocatori o ai loro team.

Un’attenzione particolare viene posta sul fenomeno delle combine (match fixing), ovvero ogni tentativo di manipolare il risultato o uno specifico aspetto di un incontro – come un game, un set o addirittura un singolo punto – viene considerato una grave violazione. È vietato anche solo proporre o agevolare simili pratiche.

Anche la condivisione di informazioni privilegiate – per esempio condizioni fisiche, dettagli personali o qualsiasi altro dato non pubblico su sé stessi, altri giocatori o tornei – è proibita se può essere utilizzata a scopo di scommessa. Infine, una regola spesso sottovalutata: offrire denaro o benefici in cambio di una wild card è considerato un atto illecito.

Chi viola il regolamento TACP rischia sanzioni pesanti: fino a 250.000 dollari di multa e il ban a vita dal tennis professionistico.

Doping: la responsabilità è del giocatore

Il TADP, invece, si concentra sulla tutela della salute degli atleti e sull’equità della competizione. Anche nel 2025 resta in vigore il principio della responsabilità oggettiva: ogni giocatore è responsabile delle sostanze che assume, indipendentemente dall’intenzione o dalla consapevolezza. È quindi fondamentale consultare la Lista delle Sostanze Proibite aggiornata annualmente dalla WADA.

I controlli antidoping possono essere effettuati ovunque e in qualsiasi momento – in gara o fuori gara – senza preavviso. I test possono includere campioni di urina, sangue o entrambi. Nel caso in cui un atleta debba assumere una sostanza proibita per motivi medici, è obbligatorio presentare una richiesta di esenzione a fini terapeutici (TUE) attraverso il portale TADP.

È inoltre essenziale che ogni tennista conosca bene cosa costituisce una violazione delle norme antidoping (ADRV), sia in termini di sostanze proibite che di metodi illeciti.

Informazione e formazione al centro

Per garantire che tutti – giocatori, allenatori, fisioterapisti e medici – siano consapevoli delle regole, l’ITIA aggiorna regolarmente le proprie risorse, organizza briefing e sessioni di formazione, e produce materiali sintetici, come “TACP Explained” e “TADP Explained”, facilmente accessibili e consultabili. L’integrità del tennis, spiega l’ITIA, non è soltanto una questione di norme, ma una responsabilità collettiva che richiede trasparenza, consapevolezza e vigilanza continua. sbr/AGIMEG