Fondo Salva Sport, dietrofront del Tar Lazio: “Se la tassa è illegittima, verrà risarcito il danno. Intanto ippodromi devono pagare”

Il Tar Lazio rimescola le carte sulla tassa dello 0,5% – addossata al settore delle scommesse per finanziare il Fondo Salva Sport – e con un’ordinanza cautelare intima a una serie di ippodromi di pagare l’importo dovuto. Peraltro le società di corse hanno provato a far leva sul fatto che le scommesse ippiche non erano incluse – a norma del Decreto Rilancio – nell’elenco dei prodotti tassati, ma l’ADM a settembre scorso ha esteso anche a loro il prelievo con il decreto con cui ha dato attuazione alla tassa. Il Collegio della Seconda Sezione sottolinea adesso che il danno economico che potrebbero subire gli ippodromi non è di particolare entità e comunque – qualora con la sentenza definitiva accogliesse le tesi delle società di corse – il danno potrebbe essere riparato con un risarcimento. “Il contestato regime impositivo non appare idoneo allo stato ad arrecare alle ricorrenti un pregiudizio grave ed irreparabile venendo in rilievo un danno di natura meramente economica, come tale pienamente ristorabile in caso di esito favorevole del giudizio di merito” si legge infatti. Inoltre, “nel necessario contemperamento dei contrapposti interessi, le esigenze cautelari prospettate dalle ricorrenti hanno un carattere evidentemente recessivo rispetto all’interesse perseguito dal contestato regime impositivo di far fronte alla crisi economica dei soggetti operanti nel settore sportivo determinatasi in ragione delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Nei giorni scorsi, il Presidente della Seconda Sezione dello stesso Tar Lazio aveva emesso una serie di decreti d’urgenza con cui aveva sospeso provvisoriamente il pagamento della tassa – il termine della prima rata scade il 30 novembre – ma quei provvedimenti dovranno essere discussi nuovamente di fronte all’intero Collegio e eventualmente confermati con ordinanza, le udienze sono state fissate per il 2 e per il 4 dicembre. gr/AGIMEG