Il Tar Lazio ha annullato le graduatorie di un concorso per coprire 69 posti di dirigente di seconda fascia all’agenzia delle Dogane e dei monopoli. Alla selezione avevano partecipato 20 mila candidati. I giudici amministrativi hanno sanzionato la procedura adottata sostenendo nella sentenza che i componenti della commissione esaminatrice “non hanno dato prova di affidabilità”. Una delle questioni segnalate dai giudici è sulla correzione di alcuni elaborati che devono essere corretti “collegialmente” (da tutti i commissari). Come risulta da un verbale, però, i commissari stessi riportano che per alcuni elaborati si è proceduto a una valutazione monocratica, quindi effettuata da un solo commissario anche se – come risultato da altri verbali – accanto alla valutazione di ogni compito c’erano le firme di tutti. Altra violazione riscontrata dal TAR, è su una contraddizione tra verbali riepilogativi e quelli giornalieri. Nei primi si dichiarava che la seconda prova scritta sostenuta dai candidati sarebbe stata valutata solo se alla prima fosse stato attribuito un punteggio di almeno 70/100. Nei verbali giornalieri risultava invece che erano state valutate entrambe le prove. rg/AGIMEG