Il titolare di una sala scommesse si è rivolto al Tar dell’Emilia-Romagna per contestare l’ordinanza di cessazione di attività emessa dal Comune di Parma a causa della violazione delle distanze minime imposte dal regolamento. Il Tribunale ha affermato: “la misura in questa sede contestata, pare essere conforme alla disciplina normativa di settore, nonché attuativa, di atti pianificatori presupposti” e che per questo motivo “il ricorso non presenta evidenti profili di fondatezza”. Dunque, il Tar dell’Emilia-Romagna ribadisce la validità del provvedimento del Comune di Parma. ac/AGIMEG