Svezia, deputato accusa il Ministro Shekarabi di aver mentito per adottare la stretta sul gioco online

Svezia, la Commissione Affari Costituzionali apra un’inchiesta sui limiti di spesa – voluti dal Ministro per le politiche sociali Ardalan Shekarabi – per evitare che a causa del lockdown i giocatori passassero troppo tempo sui casinò online e sui siti di scommesse. E’ la richiesta che avanza John Weinerhall, deputato del Partito Moderato, sostenendo in buona sostanza che il Ministro abbia mentito sui reali volumi del gioco online. Tutto risale a fine aprile, quando Shekarabi ha caldeggiato una serie di misure – tra cui in particolare dei limite alle somme che possono essere depositate sui conti di gioco di 5mila corone, 475 euro – sostenendo che le attività di gioco fossero aumentate a dismisura a causa del lockdown. Il pacchetto di interventi è entrato effettivamente in vigore la settimana scorsa. Secondo Weinerhall, tuttavia, nei mesi scorsi non c’è stato alcun aumento delle attività di gioco. E con ogni probabilità – accusa – il Ministro conosceva perfettamente la situazione, nonostante poi nella conferenza stampa abbia sostenuto il contrario. Weinerhall, oltretutto, fa leva sui dati dell’ente regolatore svedese che appunto dimostrano come il gioco online sia calato durante il lockdown. Questi dati sono stati resi pubblici a maggio, ma per il deputato erano stati trasmessi al Governo già a aprile, e il Ministro Shekarabi li conosceva già alcuni giorni prima della conferenza stampa. Il deputato chiede quindi alla Commissione Affari Costituzionali – che ha anche il compito di vigilare sull’operato dei Ministri – di aprire un’inchiesta, anche perché le nuove restrizioni favoriranno il mercato illegale, e comprometteranno l’obiettivo di incanalare il gioco verso gli operatori autorizzati. lp/AGIMEG