E’ poco conosciuto ma si può definire “l’uomo dei sogni che diventano realtà“. E’ il dipendente Sisal che lavora all’ufficio premi di Milano e che, dopo 38 anni di carriera, il prossimo 30 giugno andrà in pensione.
E’ la persona che in questi anni ha staccato gli assegni ai vincitori delle cifre più importanti al SuperEnalotto. Il suo sogno, prima di “appendere” gli assegni al chiodo, è quello di riuscire a premiare chi si aggiudicherà l’attuale super jackpot da 204 milioni del SuperEnalotto.
“E’ un lavoro che mi ha molto emozionato e tra le nostre attività c’è stata spesso quella di tranquillizzare il vincitore di cifre importanti perché diverse volte sembra disorientato. In tal senso sembra che la ricevuta vincente sia un peso da cui liberarsi. Quando ce la consegnano si sentono più leggeri ed escono con la ricevuta, con l’importo e la data del bonifico“, racconta l’uomo dei sogni milionari in un’intervista a Il Giornale.
“Quando parliamo con i vincitori ci raccontano che hanno vinto giocando gli stessi numeri da tanti anni, altri li hanno presi dalla targa dell’auto o cose simili. Altri ci raccontano che con quei soldi la prima cosa che faranno è estinguere il mutuo. Una signora di 77 anni, che aveva vinto 3 milioni, ci disse che si sarebbe lanciata con il paracadute per festeggiare. Un’altra donna piemontese ci disse che finalmente sarebbe potuta andare a Roma a conoscere il Papa”.
Le storie dei vincitori
“Tra le storie che mi hanno più colpito, ci sono quelle di una signora che, grazie alla vincita milionaria, sarebbe potuta andare in Brasile a rivedere il fratello che non incontrava da 10 anni. E poi c’è la vincita da 77 milioni. Dopo due mesi il fortunato giocatore non si era ancora presentato. Un giorno si presentò un ragazzo che ci raccontò che stava lavorando in una pizzeria sulla riviera romagnola e non aveva voluto mettere in difficoltà il titolare lasciandolo a metà stagione”. sb/AGIMEG