L’eco del jackpot record del Superenalotto, arrivato a superare 203 milioni di euro, varca i confini nazionali e mette in moto anche i giocatori delle regioni di frontiera, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. E’ quanto emerge da una ricerca Agimeg condotta presso le ricevitoria delle città di confine: a Ventimiglia, Bordighera (Imperia), Bardonecchia (TO) e Courmayeur per quanto riguarda il lato francese, Sarre (AO) e Villadossola (VB) sul lato svizzero, ad Auronzo di Cadore (Belluno) e Dobbiaco (Bolzano) per l’Austria, a Visco (UD), San Canzian d’Isonzo (GO) e Muggia (Trieste) per la Slovenia. Tutte le ricevitorie hanno registrato un afflusso di giocatori provenienti da oltre confine, soprattutto dalla Slovenia, venuti appositamente per giocare al Superenalotto, e il dato ricorrente è che la ‘molla’ è scattata quando il jackpot dei record ha superato la fatidica soglia dei 200 milioni di euro. Anche se non si sono ancora registrati gli stessi volumi toccati degli anni passati con jackpot a tre cifre, il movimento è buono, segnalano i ricevitori. Del resto domani sera in palio c’è il jackpot più alto al mondo, che fa meglio sia dell’Euromillions (57 milioni di euro) sia dell’Eurojackpot (61 milioni), ma anche delle lotterie statunitensi Mega Millions e Powerball, che mettono in palio rispettivamente 55 e 112 milioni di dollari, circa 50 e 100 milioni di euro. In sette occasioni, nella storia più che ventennale del Superenalotto, il jackpot è stato centrato nel mese di agosto: nel 2017 furono vinti 77,7 milioni di euro a Caorle (VE), nel 2012 due colpi da 18,8 e 12,3 milioni rispettivamente a Roma e Avezzano (AQ), nel 2009 147,8 milioni a Bagnone (MS), nel 2007 34,4 milioni a Marino (RM), nel 2003 65,9 milioni a Veduggio Con Colzano (MB) e nel 2000 10,2 milioni a Fermo, nelle Marche. cdn/AGIMEG