Superenalotto: Il 2014 chiude in bellezza. A Castellamare di Stabia due “6” gemelli da oltre 9 milioni ciascuno
Il 2014 del Superenalotto chiude in bellezza. Da record, si potrebbe aggiungere: a Castellammare di Stabia (Na) sono stati realizzati due “6” gemelli da 9.022.485,33 euro ciascuno. E’ stata giocata – probabilmente da una sola persona – una schedina da 1 euro, due colonne identiche, che hanno fatto centrare una vincita complessiva da oltre 18 milioni grazie alla combinazione 5, 24, 51, 76, 77, 79. Nella combinazione sembra siano state inserite date di nascita e numeri legati alle festività, vista la presenza del 24 . Le vincite di prima categoria del 2014 raggiungono dunque quota 5: le altre sono state realizzate a Bari, Prato, Olbia e Sassuolo e portano l’ammontare dei premi distribuiti con il solo “6” a oltre 117,7 milioni di euro. Da quando è partito il gioco (nel 1997) fino a oggi Superenalotto – con le sole vincite di prima categoria – ha distribuito ben 2,9 miliardi di premi. rg/AGIMEG
SuperEnalotto, ricevitoria Castellammare: “La combinazione vincente? Forse date di nascita o un errore”
“Non sappiamo spiegarci nemmeno noi come sia potuto succedere, credo sia la prima volta nella storia del SuperEnalotto che un 6 viene centrato con due giocate identiche piazzate nella stessa schedina”. E’ quanto dice a Agimeg Gaetano Fontana, titolare della ricevitoria di Castellammare di Stabia (Napoli), dove ieri sono stati centrati due 6 gemelli da oltre 9 milioni di euro ciascuno. La particolarità sta proprio nel fatto che nelle due colonne della schedina è stata riportata la combinazione 5, 24, 51, 76, 77, 79. “Non può essere una giocata quick pick ripetuta due volte” spiega ancora Fontana, “perché non vengono generate due colonne uguali nella stessa schedina. Forse il fortunato ha sbagliato a copiare i numeri che si era scritto, o ha giocato delle date di nascita. O magari ha sognato quei numeri la notte”. E sull’identità del vincitore: “Non sapremmo dire assolutamente chi possa essere, non conosciamo il giorno e la data in cui la giocata è stata fatta. E poi, siamo in una zona di passaggio, non abbiamo una clientela abituale”. rg/AGIMEG