“Il Governo si impegna a promuovere congrui ristori per le attività economiche che stanno pagando a caro prezzo le misure di contenimento del virus. L’evoluzione del quadro epidemiologico deve essere seguita con la massima attenzione, per verificare se le misure sono in grado di fronteggiare l’emergenza sanitaria. Il prossimo DPCM deve essere basato sul principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute, come sancito dalla Costituzione. Non dobbiamo avere esitazioni, ma limitare il contagio finche’ non argineremo il covid con le vaccinazioni, presupposti indispensabili per far crescere il Paese. La vittoria sanitaria è la prima mattonella per far ripartire l’Italia, per questo accelerare la campagna di vaccinazione è un obiettivo fondamentale”. Lo ha dichiarato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nella comunicazione al Senato sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica Covid-19.
“Viviamo un’emergenza sanitaria senza precedenti nella storia. La scadenza del Dpcm è prevista per il prossimo 5 marzo. Il Governo è in aula con largo anticipo in ossequio alla normativa vigente, per ascoltare con attenzione proposte e suggerimenti di tutti i parlamentari. Nei prossimi giorni sarò nelle competenti Commissioni per proseguire il confronto con tutte le forze politiche. Ora superata la crisi di Governo, con una maggioranza parlamentare larghissima, abbiamo l’obbligo politico e civile fronteggiare le emergenze sanitarie, economiche e sociali prodotte dalla pandemia. Il virus ha colpito duramente le nostre attività economiche e sociali. Siamo ad un passaggio decisivo per vincere questa battaglia che stiamo conducendo da mesi. Ora serve uno sforzo unitario: la pandemia non si batte solo con il buon governo centrale e territoriale, ma con la consapevolezza di tutta la società di osservare le buone pratiche per la sicurezza collettiva”.
“I cittadini sono incerti e preoccupati per il loro futuro, in quanto colpiti dalle conseguenze della pandemia. La prima indicazione che rivolgo al Paese – ha detto il ministro Speranza – è riconfermare un messaggio di fiducia. Argineremo il virus grazie alla scienza e al lavoro del nostro personale sanitario. Il Covid sarà arginato, finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. Il secondo messaggio è che non possiamo assolutamente abbassare la guardia, non ci ad oggi sono le condizioni per allentare le misure di contrasto alla pandemia. Il CTS va ringraziato per il lavoro svolto in questi mesi. Non vanno sottovalutati i rischi per evitare la diffusione incontrollata del contagio, che metterebbe in crisi gli ospedali, rendendo difficile la nostra campagna di vaccinazione. Il mondo non è in condizione di sicurezza, vi sono varianti con un tasso di contagiosità elevato ed il numero di vittime resta alto. In Europa c’è un contagiato ogni 10 abitanti ed 1 deceduto ogni 530 abitanti. I principali Paesi europei sono in lockdown: il Regno Unito, il Portogallo, la Spagna, la Germania, la Francia e anche la Svezia per prima volta si è dotata di una legge nazionale che dà al governo il potere di decidere lockdown locali. Quindi le principali nazioni europee hanno scelto, dopo la prima ondata, una linea comune di massimo rigore”.
“L’Italia – ha aggiunto Speranza – si muove nel solco della linea europea di prudenza e di diritto alla difesa della salute. Il Governo lunedì scorso ha approvato un decreto che limita lo spostamento tra le regioni fino al prossimo 27 marzo, sarebbe un grave errore se, senza evidenza scientifica, affrontassimo in modo diverso la parte finale della lunga emergenza sanitaria. E’ una pericolosa illusione pensare di vincere ora la pandemia. Dobbiamo differenziare le misure sul piano regionale, per agire in modo proporzionale a seconda dell’ effettivo contagio sul territorio. Ciò ci consente di non ricorrere ad un lockdown generale come a marzo. Ricordo che i parametri adottati sulla base di valutazioni scientifiche sono sempre condivisi con le regioni. In questa fase è utile favorire un nuovo confronto, con un tavolo tecnico tra ISS, Ministero della Salute e Regioni per valutare lo stato in cui ci troviamo. E’ fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza. Grazie alle severe misure adottate nel periodo di Natale, il tasso di incidenza in Italia è migliore rispetto ad altri Paesi, ma i dati vanno letti nella progressiva evoluzione e non staticamente. Il numero di nuovi casi aumenta. Con questo livello di incidenza abbiamo terapie intensive in 5 regioni, l’RT medio sui sintomatici è pari a 0,99, in crescita rispetto alla settimana precedente, con dieci regioni che hanno un RT maggiore di 1. Un nuovo aumento numero dei casi potrebbe portare un sovraccarico ai servizi sanitari. Credo che per affrontare questo ultimo miglio, è fondamentale non perdere la memoria dei mesi alle nostre spalle. Tutti gli studi epidemiologici ci dicono che vi è un rapporto stretto fra curva dei contagi e le misure adottate. Dobbiamo essere particolarmente prudenti, soprattutto a causa delle varianti”, ha concluso il Ministro Speranza. cr/AGIMEG