“Dalla tutela della salute dipende la ripresa economica, servono scelte tempestive orientate alla massima precauzione. Senza limitazioni, senza un cambio delle abitudini di vita e senza un rigoroso rispetto delle regole, la convivenza con il virus sino al vaccino è destinata al fallimento”. Lo ha detto nell’informativa alla Camera il Ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando i criteri seguiti per la collocazione delle Regioni italiane nelle aree rossa, arancione e gialla, previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.
“Non possiamo avere incertezze, per evitare danni ancora più seri. I parametri sono stati condivisi con le Regioni, da 24 settimane i 21 parametri di riferimento vengono utilizzati senza che alcuna regione abbia mai eccepito alcunché. La fonte dei dati dei contagi, su cui prendiamo decisioni, sono le Regioni. Con un RT sopra 1,50 scatta la zona rossa, con RT compreso tra 1,25-1,50 la zona arancione. In Italia non esistono zone verdi, il virus circola in tutte le regioni”. cr/AGIMEG