L’azione della Gdf nel peculiare settore di servizio viene espletata nel quadro di due distinti Piani operativi denominati: “giochi illegali”, per il contrasto dei fenomeni d’illegalità e abusivismo nei settori dei giochi, compresi quelli “on line”, delle manifestazioni a premio e di sorte locali; “scommesse illegali”, mirato a prevenire e reprimere gli illeciti che interessano le scommesse e i concorsi pronostici, inclusi quelli “on line”. In tal modo, la Guardia di Finanza, quale Forza di polizia economico-finanziaria e giudiziaria a competenza generale, svolge la propria attività anche a salvaguardia del gioco pubblico, al fine di impedire alla criminalità organizzata di infiltrarsi nel mercato regolare, nonché per tutelare: il gettito fiscale derivante dalla raccolta, con particolare riguardo al prelievo erariale unico, all’imposta unica sulle scommesse e all’imposta sugli intrattenimenti, oltre che alle imposte dirette e indirette; il corretto funzionamento del mercato, dalle distorsioni provocate da operatori privi delle concessioni e delle autorizzazioni previste dalla legge; i consumatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, né sulla regolarità del gioco, né sulle probabilità di vincita, tutelando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori. In particolare, l’attività operativa dei Reparti della Guardia di Finanza si sviluppa, in primo luogo, attraverso controlli di natura amministrativa, svolti anche attraverso “Piani coordinati di intervento”, eseguiti a livello nazionale sia in forma autonoma sia in sinergia con le altre Forze di polizia e con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, questi ultimi disposti nell’ambito: del “Comitato di Alta Vigilanza per la prevenzione e repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori”, previsto dall’art.15-ter del citato decreto legge 1 luglio 2009, n. 78; del cosiddetto “piano Balduzzi”, previsto dall’art. 7, comma 9, del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, per la pianificazione annuale, fra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Guardia di Finanza, di controlli specificamente destinati al contrasto del gioco minorile, nei confronti di esercizi presso i quali sono installate “newslot” ovvero vengono accettate scommesse, ubicati in prossimità di istituti scolastici, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto. Non a caso, al fine di assicurare una diffusa e strutturata azione di prevenzione e repressione dei fenomeni di irregolarità e abusivismo perpetrati nel menzionato settore, nello scorso anno, la Guardia di Finanza ha elaborato e predisposto un’autonoma campagna ispettiva a carattere nazionale, basata sull’esecuzione di tre “piani di controllo” rivolti al contrasto del gioco illegale e irregolare. Questa iniziativa di natura amministrativa ha riguardato 4.390 esercizi commerciali ed ha consentito l’accertamento di 913 violazioni, la denuncia di 283 persone all’Autorità giudiziaria, il sequestro di 415 newslot e totem e la scoperta di 324 punti clandestini di raccolta scommesse. Per la scoperta e la repressione delle più gravi e complesse forme di frode e di illecito, invece, le Unità operative del Corpo svolgono indagini di polizia giudiziaria, con la direzione della magistratura inquirente, avvalendosi degli incisivi strumenti investigativi previsti dal codice di procedura penale. La Guardia di Finanza, infine, fornisce il proprio contributo anche per arginare la diffusione del gioco abusivo via internet: in tale ambito viene effettuato un continuo monitoraggio del web, volto all’individuazione di condotte illecite e alla verifica dell’avvenuta inibizione dei siti di gioco non autorizzati. Da ultimo, ma non per importanza, i Reparti del Corpo verificano il rispetto delle direttive emanate, in sede locale, per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico. cr/AGIMEG