La gravissima situazione determinata dall’emergenza Covid‐19 nel nostro Paese ‐ e in particolare in Lombardia ‐ e le conseguenti, necessarie misure per il contenimento del contagio decise e applicate dal governo e dai Paesi europei, hanno portato ad un fisiologico stop delle diverse competizioni sportive, con la conseguente cancellazione dai calendari internazionali di decine di eventi. Snaitech, organizzatore unico della «Milano San Siro Jumping Cup» Csi 3*/1* lo show internazionale di Salto Ostacoli in programma negli impianti ippici di Milano San Siro dal 2 al 5 luglio 2020 – ha dovuto rimandare l’appuntamento con la grande equitazione all’estate 2021. E lo ha fatto allineandosi responsabilmente alle necessità del momento nella città di Milano. Il comitato organizzatore ha già comunicato alle istituzioni sportive di riferimento, nazionali e internazionali l’inevitabile decisione di rinunciare all’evento. L’impegno di Snaitech nel colmare il vuoto storico della città di Milano nell’ambito dei grandi circuiti dell’equitazione resta comunque intatto. E, anzi, nonostante il rinvio alla prossima estate, la squadra Snaitech lavorerà ancor più duramente per dare vita ad un evento che dovrà essere ‐ questo è l’augurio ‐ testimone e testimonianza della rinascita della quotidianità, dello sport e di quei valori universalmente riconosciuti alla città. Resta intatta l’ambizione di guadagnare un posto di rilievo nei grandi appuntamenti dell’equitazione internazionale, consci di quanto sia importante l’evento sportivo nell’ottica della condivisione sociale. A maggior ragione dopo essere stati al centro di accadimenti così drammatici. L’ad di Snaitech Fabio Schiavolin ha confermato questo impegno per l’estate del 2021, in data da definire seguendo il calendario dei grandi eventi internazionali: «Quando abbiamo presentato la ‘Milano San Siro Jumping Cup lo scorso novembre, l’abbiamo definita una ‘Grande avventura equestre’, nell’augurio di regalare alla città di Milano un evento che potesse essere punto di riferimento dell’equitazione ma anche dell’intrattenimento e della socializzazione. Ora – prosegue Schiavolin ‐ siamo costretti a spostare il nostro sogno di sport un po’ più in là e, certamente, rinnoviamo l’impegno di fare qualcosa per la città e con la città già la prossima estate, anche se in questo momento testa e cuore sono rivolti a tutti coloro che a causa di questo flagello stanno soffrendo qui a Milano, in Italia e nel resto del mondo. Speriamo di tornare presto alla vita così come la conosciamo». lp/AGIMEG