Il Tar Lombardia ha respinto il ricorso intentato da alcuni esercizi contro le fasce orarie di Paderno Dugnano, comune nella città metropolitana di Milano. Gli esercenti avevano provato a fare leva sulla fatto che l’Amministrazione non avesse svolto un’adeguata istruttoria, ma il Tar ha sottolineato che “il Comune ha provveduto all’emanazione dell’ordinanza impugnata a seguito di un’approfondita istruttoria, che si compendia nell’approvazione del Regolamento comunale per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito, ma è stata preceduta anche dai lavori della Commissione Comunale Legalità, che ha svolto diverse sedute nel biennio precedente, dai lavori del tavolo tecnico di lavoro costituito da Personale dell’Amministrazione Comunale (Settore Socio-culturale, Polizia Locale, SUAP) e dell’attuazione del Progetto di contrasto del Gioco d’azzardo ideato in collaborazione con il Comune di Novate Milanese e finanziato dalla Regione Lombardi”. Le attività hanno anche sostenuto che nella zona non vi sarebbe alcuna emergenza legata al gioco patologico, visti i numeri decisamente contenuti delle persone in cura. Il Tar tuttavia ha risposto citando una recente sentenza del Consiglio di Stato: “sfugge, per se stessa, ad ogni rilevamento statistico, […] l’esistenza di un numero di persone affette da GAP di gran lunga superiore a quello riportato nelle statistiche elaborate da fonti ufficiali per la naturale ritrosia di coloro che versano in tale situazione a manifestare il problema e a ricorrere ai servizi sanitari (o sociali) per aiuto”. lp/AGIMEG