“L’analisi compiuta sul fenomeno del gioco d’azzardo nella città di Napoli rende giustizia sul fatto che l’amministrazione ha compiuto un’adeguata istruttoria, fondata anche su un’attenta indagine statistica precedente l’adozione del contestato Regolamento. In questo senso, le scelte operate dall’amministrazione comunale non appaiono affatto arbitrarie ma si fondano su ricerche e dati statistici che confermano la tesi – non certa in via assoluta ma pur sempre fornita di elementi plausibili – del collegamento riscontrabile tra l’aumento della diffusione sul territorio delle sale da gioco e l’incremento della tendenza alla ludopatia”. Lo scrive il Tar Campania in una sentenza in cui conferma il provvedimento con cui il Comune di Napoli ha negato a una sala le autorizzazioni necessarie per istallare delle slot. Nella sentenza, il giudice campano afferma anche che i provvedimento del Comune non ledono la libertà di iniziativa economica tutelata dalla Costituzione: questo principio infatti “trova il proprio indefettibile argine nel contrasto con l’utilità sociale”. E il Comune ha “accertato che la capillare diffusione di giochi leciti ha determinato una degenerazione patologica del fenomeno del gioco, con ricadute negative sulla collettività e sulle famiglie e che tale problema riguarda non solo gli adulti ma anche le nuove generazioni, ancorché tali giochi siano rigorosamente vietati ai minori”. lp/AGIMEG